Dramma occupazionale in Sicilia

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Casa_di_RiposoContinua a Caltagirone, in provincia di Catania, il dramma occupazionale dei dipendenti della casa di riposo Santa Maria di Gesù, di proprietà della Regione siciliana.

Si tratta di  15 operatori a tempo indeterminato, in sciopero da quasi un mese e mezzo perché stanchi di attendere ben 35 stipendi e di altri 23 a tempo determinato (chiamati a rotazione) che beneficiano di una proroga sino al 31 gennaio, ma che temono fortemente per il proprio futuro.

La struttura, gravemente indebitata, (si parla di tre milioni di euro) potrebbe essere salvata con un intervento finanziario della Regione che dovrebbe erogare un contributo straordinario di un milione o un milione e mezzo di euro.

Questa la richiesta che viene lanciata dal sindaco della città Francesco Pignataro.  Lunedì scorso, presso il municipio, si è riunito ancora una volta il tavolo tecnico promosso dal presidente del Consiglio comunale Fortunato Parisi su input dell’assise cittadina per cercare soluzioni che, sia pure “in extremis”, evitino la chiusura della casa di riposo.

In mezzo al dramma occupazionale si assiste, intanto, anche  al dramma affettivo dei 43 anziani  ospiti della struttura che, supportati dai loro familiari, hanno ribadito, a chiare lettere, di non voler abbandonare il soggiorno presso l’Ipab siciliana. Insomma un dramma economico che si intreccia con quello sociale, in una miscela esplosiva che va placata con degli accordi da siglare con il Governo siciliano.

Fonte immagine: italiadeivalori-galliate.blogspot.com

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