Le professioni di sommelier o enologo sono spesso oggetto di confusione e vengono usate come sinonimi, in realtà, sono due figure certamente complementari, ma molto diverse tra loro.
Il sommelier, termine di origine francese, è il professionista che conosce diverse tipologie di vini, liquori e bevande, è addetto alla loro selezione ed all’abbinamento con i vari cibi.
Lavora presso alberghi e ristoranti e si occupa di selezionare tutte le bevande della cantina del locale, di abbinarle ai vari piatti scelti dai clienti e di somministrarle direttamente agli stessi.
L’enologo è, invece, un esperto di tutte le fasi che riguardano la produzione del vino, dal tipo di uva, alla sua lavorazione, fino all’imbottigliamento. Lavora come dipendente o consulente di imprese agricole o aziende di produzione vinicola.
I percorsi di formazione per diventare sommelier ed enologi sono altrettanto diversi. Il sommelier si può formare attraverso i corsi organizzati periodicamente dalle associazioni di categoria come l’Associazione Italiana Sommelier o la Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori.
Esistono anche delle accademie come l’Aies, l’Accademia internazionale Enogastronomi e Sommelier.
Per trovare i relativi siti ufficiali, basta digitare sui motori di ricerca i nomi di queste organizzazioni.
L’enologo ha, invece, una formazione universitaria. I corsi di laurea in Enologia vengono attivati presso le Facoltà di Agraria.
Si può frequentare un corso triennale per conseguire la laurea del nuovo ordinamento, o un ulteriore percorso biennale per conseguire la laurea specialistica.
Fonte immagini: a-domicilio.it