Diventare informatore farmaceutico

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img__farmaciUna volta conseguita la laurea in Medicina o Farmacia non è facile intraprendere la professione di medico e di farmacista. Questo è uno dei motivi alla base della scelta di intraprendere la carriera di informatore farmaceutico.

Ma i motivi possono essere anche altri:  la passione, l’idea di  svolgere un lavoro movimentato ed ad alto potenziale di comunicazione.

L’informatore farmaceutico, detto anche informatore medico o letteralmente “ Informatore Scientifico del Farmaco” è l’agente delle case farmaceutiche incaricato di informare i medici sulle caratteristiche dei nuovi farmaci in circolazione.

L’informatore scientifico del farmaco è autorizzato ad effettuare visite periodiche e prefissate presso studi medici, ambulatori ed ospedali di una determinata zona assegnata,  allo scopo di illustrare tutte le caratteristiche dei nuovi farmaci immessi sul mercato.

Per la sua delicata funzione,  l’informatore scientifico del farmaco non può essere un agente qualunque, ma un soggetto con particolari requisiti e titoli di studio.

Le lauree per poter svolgere la professione sono: medicina e chirurgia, scienze biologiche, chimica con indirizzo organico o biologico, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutiche, ma il Ministero della Salute, con apposito decreto, ha riconosciuto anche altri diplomi di laurea e altri diplomi universitari, utili per l’accesso alla professione.

Il decreto di riconoscimento delle altre lauree è quello del 3 agosto 2007 dove rientrano anche le lauree in Scienze Naturali e della Natura  e altri titoli afferenti, a patto che si siano superati degli esami specifici.

L’informatore ha anche l’obbligo di riferire gli effetti collaterali dei farmaci presso il servizio di Farmacovigilanza dell’azienda da cui dipende.

E’ il principale tramite della pubblicità dei farmaci tra aziende e medici e svolge un importante ruolo di comunicazione e di servizio pubblico a cui si affiancano competenze di marketing volte alla commercializzazione del farmaco, ottenute tramite corsi di formazione presso le stesse aziende per cui lavora.

Fonte immagine: damianozoffoli.com

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