Diventare chirurgo plastico

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Il desiderio di perfezione e di bellezza non sente la crisi. Sempre più uomini e donne, infatti,  sono disposti a spendere cifre da capogiro per avere un naso delizioso, un fondoschiena perfetto o la pancia piatta.

I risultati di un intervento di chirurgia plastica sul corpo non fanno però solo la gioia del paziente, ma anche la felicità delle tasche del chirurgo plastico che rappresenta una delle figure più richieste dal mercato.

Per diventare chirurgo plastico la legge italiana non fissa regole precise: bastano solo la laurea in Medicina e Chirurgia e l’abilitazione alla professione medica.

Lo scoglio più difficile da superare per intraprendere questa professione è l’accesso alla facoltà di Medicina che ormai è a numero chiuso. Se si riesce a superare il test, si dovrà seguire il percorso di laurea ( 6 anni) e poi superare l’esame di abilitazione  per iscriversi all’Ordine dei medici.

Teoricamente potrebbe bastare questo per diventare chirurgo plastico. In effetti, in passato, molti medici senza specializzazione si sono fregiati del titolo di chirurghi estetici. La specializzazione però permette di definire meglio il percorso formativo del chirurgo plastico e di completarlo. Solo specializzandosi, infatti, ci si potrà definire chirurghi plastici.

Le scuole di specializzazione in chirurgia plastica vengono attivate dalle università, durano 5 anni e vi si accede tramite concorso annuale bandito dal Ministero dell’Università che fissa anche il numero massimo di allievi per il primo anno.  I medici specializzandi si formeranno ricevendo già uno stipendio mensile e ottenendo il titolo di specializzazione in Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva.

 

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