Disoccupazione da record

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Secondo recente resoconto in Italia, il tasso di disoccupazione giovanile a novembre 2012 è salito al 37,1%, dato record dal ’92, la situazione è drammatica se si pensa che un giovane tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro, infatti secondo una recente indagine Istat il tasso di disoccupazione giovanile ha toccato un picco assoluto con il 37,1%.

A novembre 2012 le persone italiane in cerca di lavoro sono 641 mila e rappresentano il 10,60% della popolazione nella stessa fascia d’età.

Con un’analisi generale si apprende che a novembre gli occupati sono 22 milioni e 873 mila, con una diminuzione dello 0,2% rispetto ad ottobre. Sempre secondo l’Istat il tasso di occupazione è in diminuzione dello 0,1% ed è invariato rispetto ad un anno fa.

Il tasso di disoccupazione di novembre – ottobre 2012 è ai livelli massimi da gennaio 1994 e dal primo trimestre del 1999.

A novembre il numero dei disoccupati è pari a 2 milioni e 870 mila persone in cui si avvisata un live calo rispetto ad ottobre, ma solo nelle assunzioni al femminile. Infatti l’occupazione femminile cala dello 0,2% rispetto al mese precedente, ma ha una crescita generale dello 1,70% durante tutto l’arco dell’anno.

Il tasso di disoccupazione maschile è pari allo 10,60% e cresce dello 0,1% rispetto ad ottobre e dello 2,2% a livello annuale. In definitiva emerge che su base annua il calo dell’inattività tra gli uomini è pari al meno 3% e per le donne a meno 3,6%.

Elsa Fornero, ministro del Lavoro intervistata, ribadisce “L’aumento della disoccupazione e le previsioni negative per il 2013 non sono un fallimento del governo Monti ma ci sono forze e tendenze di un lungo periodo e noi paghiamo errori di lungo periodo”. Spiega ancora “C’è molto nella riforma del lavoro che tende a contrastare la precarietà, soprattutto per giovani e donne, ma si deve dire che il lavoro non si fa a comando ma ricostituendo l’economia e migliorando la formazione” infatti al centro della riforma c’è l’apprendistato.

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