Dipendenti statali, taglio di stipendio e di organico

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La crisi sta mettendo a dura prova tutti coloro che hanno il cosiddetto posto “fisso“, quello statale per intenderci. In questo tempo di crisi sono quelli che stanno pagando di più a causa di tagli al personale, stipendi fermi all’età della pietra o quasi e potere d’acquisto ai minimi.

Come se non bastasse, i dipendenti pubblici, dopo 30 anni, sono stati ridotti per numero e per disponibilità  con un calo dai 3,63 milioni del 2006 ai 3,39 alla fine del 2011. Secondo l’ultimo rapporto dell’Aran (agenzia per la Rappresentanza Negoziale della PA) sulla pubblica amministrazione è calata, quindi, anche la spesa per pagare i salari con un -1,6% ovvero 170 miliardi di euro.

Ma i tagli non sono finiti qua e così, oltre al taglio del 2012, anche per quest’anno è previsto un ulteriore taglio.

Al rapporto si aggiungono le dichiarazioni dei sindacati che sottolineano le differenze tra Nord e Sud con un superplus nel primo caso e una carenza nel secondo (vedi Lombardia Vs Calabria).

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