Scrivere un curriculum è semplice, ma scrivere un curriculum efficace non lo è affatto, ecco perché voglio darvi alcuni consigli per evitare di essere scartati a priori dalle aziende a cui lo presentate.
La prima regola è evitare assolutamente errori ortografici, il consiglio è quello di farlo leggere a diverse persone prima di inviarlo, un errore o un refuso può sempre sfuggire… e ve lo dice una che scrive per lavoro!!!
Partiamo quindi con alcune regole da seguire per un curriculum efficace.
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Il fatto che sia “bello” non è sintomo di curriculum efficace, il formato ideale è quello richiesto dall’azienda, quindi preparatevi a creare non un unico curriculum ma un curriculum adatto per ogni azienda; i formati piĂą richiesti sono .pdf o .doc, quindi vi servirĂ un applicativo che vi consenta di salvarlo come vi serve, o meglio come lo richiede l’azienda a cui dovete inviarlo, anche perchĂ© se poi l’azienda non riesce ad aprirlo è sostanzialmente inutile inviarlo, inoltre soddisfare le esigenze aziendali è un punto a favore per un successivo colloquio e indica anche la capacitĂ di utilizzo del pc.
Un’altra cosa fondamentale è il layout, cioè il formato grafico, infatti appena aperto darĂ la sua prima impressione al lettore che in sostanza è chi dovrĂ selezionarvi… diventa quindi importante “fare bella figura”! Prima di tutto deve essere ordinato e ben leggibile, quindi niente arzigogolati caratteri o impaginazioni strane.
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Scegliete un layut semplice, ordinato e leggibile, dove ogni argomento è ben identificabile, magari suddiviso in sezioni (dati anagrafici, indirizzo, studi, competenze, lavori precedenti), usate un carattere semplice come il Times New Roman o l’Arial (n.d.r. evitate come la peste il Comic), dosate bene gli spazi e utilizzate il grassetto per titoli e parole chiave, e usate un carattere di almeno 12-14 punti, piĂą piccolo innervosirĂ solo chi dovrĂ strabuzzare gli occhi per leggerlo!
Utilizzate per le competenze sempre delle frasi ben precise che indichino esattamente quello che sapete fare, quello che avete svolto finora e per cosa esattamente vi candidate; non usate frasi vaghe, puntate sui testi specifici, parole chiave, ad esempio dovrete scrivere esattamente quello che c’è scritto sul vostro attestato che userete per la mansione richiesta oppure le stesse parole usate dall’azienda per ricercare il personale (“addetto alla ristorazione” e non “impiegato in industria dell’alimentazione” infatti se l’azienda cerca un addetto ristorazione non sceglierĂ un impiegato dell’industria alimentare!).
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Cercate di tappare tutti i buchi della vostra carriera lavorativa, ovviamente ci saranno se uno non ha lavorato per un certo periodo, ma cercate di spiegare quello che avete fatto nel frattempo: vanno bene anche hobby, corsi formativi, volontariato… cercando di mantenere intatta la cronologia della vostra carriera, un selezionatore che percepisce troppi vuoti tenderĂ a non prendervi in considerazione.
Ultimo consiglio… Siate brevi, coincisi ma mettete tutto! Un curriculum troppo lungo diventa pesante da leggere e spesso viene messo da parte, d’altro canto uno troppo breve può risultare incompleto o fatto di fretta… allora qual è la “misura” giusta? un paio di pagine è perfetto, ma solo se le competenze e le esperienze sono in evidenza, in fondo un buon curriculum deve parlare di voi in pochissimi istanti, basta un colpo d’occhio al selezionatore per valutarvi…
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