A quanto pare i lavoratori italiani sono ancora “vittime” del cuneo fiscale che allegerisce, e non di poco, la loro busta paga.
Secondo l’ ultimo rapporto annuale sulla tassazione a carico delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti dell’ Ocse il cuneo fiscale nel nostro Paese è arrivato al 46,9%, pari a 0,4 punti percentuali in più rispetto al 2009 e più precisamente la differenza tra la cifra che viene pagata dal datore di lavoro e quella che rimane al lavoratore è di 11 punti superiore. L’ Italia “riesce” così a scalare la classifica dei Paesi europei più tassati e dal sesto posto arriva al quinto dietro a Belgio con il 55,4%, Francia con il 49,3%, la Germania con il 49,1% e l’Austria con il 47,9% di pressione fiscale. L’ Italia finisce sul podio se la classifica si guarda in base alla famiglia media ovvero due genitori e due figli.
Comunque il rapporto finisce anche con la notizia che negli ultimi undici anni la pressione fiscale si è attenuata di almeno due punti percentuali.