Crollo ricavi Adsense

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Nelle ultime settimane, webmaster e proprietari di siti e blog hanno segnalato il drastico crollo dei ricavi di Adsense. A parità di visitatori e di pagine viste o, peggio, anche in caso di aumento dei contenuti e dei visitatori, i ricavi di Adsense si sono dimezzati. A calare drasticamente sono stati gli RPM per pagina, che hanno subito una “sfoltitura” pari al 50% del loro valore iniziale e se non calano i ricavi per mille impressioni, scende il valore dei click.

Il fenomeno sta mettendo in allarme l’editoria web e tutto coloro che lavorano e guadagnano grazie alla pubblicità contestuale del programma Adsense. Molti cercano di spiegarsi le cause di questo crollo dei ricavi, imputandole all’arrivo di Google Panda, che dovrebbe “sterminare” i siti con contenuti copiati e non di qualità.

In realtà sembra che Panda non c’entri nulla con l’improvvisa discesa delle revenue di Adsense. Potrebbe trattarsi di un effetto legato alla crisi economica, che ha portato gli inserzionisti a ridurre le loro disponibilità monetarie e ad offrire di meno per le campagne di pay per click. Il crollo dei ricavi del programma pubblicitario di Google si è presentato anche lo scorso anno, ed ancora nel 2010 e nel 2009.

Probabilmente si tratta di una flessione periodica dovuta all’andamento stagionale del mercato pubblicitario. I ricavi, infatti, sono più alti nel periodo invernale e fino a febbraio, mentre tendono a scendere a primavera e in estate, con un assottigliamento consistente ad agosto. Certo, aggiornare i propri siti costantemente, per guadagnare poco, non si può dire che sia gratificante. Per uscire dalla spirale dei bassi guadagni si possono scegliere altri programmi di affiliazione o, se si hanno molte visite mensili, si può pensare a gestire la pubblicità in proprio.

Fonte immagine: uglintesa.it

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