Crisi economica tra fabbriche che chiudono e posti di lavoro a rischio: la situazione Italiana

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fiat-terminiLa situazione economico-finanziaria Italiana attualmente attraversa momenti altalenanti: il governo indica riprese, mentre sulla stessa linea fabbriche di livello nazionale debbono tagliare sugli stabilimenti di produzione ( come lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, posto in una delle aree lavorative a più alto tasso di disoccupazione).

La situazione non è rosea, e a chiudere i battenti purtroppo sono soprattutto le piccole-medie imprese dedicate alla manifattura artigianale.

Ad esempio in Abruzzo si è vista la chiusura di diverse aziende dedite all’Edilizia, chiusura sicuramente determinata dagli eventi che hanno sconvolto la scorsa primavera la Regione.

Purtroppo è tutta una filiera economica: la crisi economica ( e gli strascichi della stessa) portano il consumatore ad “investire” meno denaro e di conseguenza è la produzione che ne risente.

Ovviamente non parliamo solo di fabbriche ed imprese artigiane; con gli sviluppi recenti, pur essendo queste  categorie le più colpite, si nota anche un chiusura più elevata dei singoli esercizi commerciali, come i negozi, abbassare le saracinesche, specie i negozi presenti operativamente in zone demograficamente depresse.

Oltre alla crisi, cosa spinge un’impresa sull’orlo del baratro? l’eccessiva tassazione forse? sicuramente in questa battaglia economica anche il fisco svolge un ruolo rilevante, ma è anche vero che le imprese legalmente operanti e dichiarative dal punto di vista erariale, soccombono anche a causa della concorrenza sleale, dovuta alla manodopera svolta in “nero” o i prezzi eccessivamente bassi e di conseguenza non competitivi, delle imprese che compongono i vari circuiti.

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