La cronaca riporta spesso notizie drammatiche sulla crisi economica italiana ed europea, tralasciando spesso quella a sfondo regionale. La Sicilia, Isola dalla storia millenaria, ha sempre vissuto periodi di gravissime difficoltĂ economiche e finanziarie ed anche oggi, in pieno contesto europeo, non smentisce la sua fama di terra sfortunata ed economicamente disastrata.
La prematura fine del governo regionale ha causato un certo scompiglio negli equilibri, già instabili, dell’Isola. Prima il paventato rischio default, poi l’ammanco di fondi per pagare gli stipendi dei precari e poi il grave danno al turismo provocato dai tanti casi di inquinamento.
Ultimo caso eccellente, il divieto di balneazione della spiaggia di Letojanni, una delle più belle e visitate dell’Isola, per la sua vicinanza con Taormina. Se a ciò si aggiunge anche l’inquinamento da diossina provocato dalla discarica di Bellolampo, il quadro economico ed ambientale appare più che mai compromesso.
Ma sembra molto strano che certi problemi siano balzati agli onori della cronaca proprio dopo la fine del governo siciliano. I casi di inquinamento dei mari e delle discariche sono noti da tempo e sono frutto di scarsi controlli che hanno consentito di inquinare l’Isola senza alcun intervento preventivo o curativo.
Nelle scorse settimane la Sicilia ha visto anche il fallimento della compagnia aerea Wind Jet che ha procurato gravi disagi ai passeggeri ed ai dipendenti della stessa societĂ .
Intanto le imprese che cercano di lavorare finiscono spesso per chiudere i battenti nel giro di due anni, strangolate da tasse e cartelle esattoriali. L’impossibilità di conquistare un dignitoso tenore di vita sta provocando, inoltre, un nuovo fenomeno migratorio dalla Sicilia verso la Svizzera.
Giovani, ma anche siciliani di mezza età , stanno lasciando da un giorno all’altro i loro paesini per trasferirsi nelle città della Federazione elvetica.
Questo in sintesi il quadro della drammatica crisi economica di una terra che rischia ancora una volta di essere abbandonata a se stessa come fosse un’Isola di nessuno, mentre nessuno ricorda che la Sicilia appartiene prima di tutto ai siciliani e non ai poteri criminali e non, che l’hanno sfruttata per secoli gettandola, poi, via come una scarpa vecchia.
Fonte immagine: Infoiva.com