Anche n questo caso il nuovo anno non sembra essere più roseo di quello appena trascorso, anzi. Se nel 2011 abbiamo assistito ad una vera e propria moria di aziende, soprattutto medie e piccole, e ad una conseguente perdita di posti di lavoro e famiglie in crisi, ecco che il 2012 non sembra essere diverso.
Sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico ci sono oltre 230 situazioni aperte proprio relativi a difficili crisi aziendali per un totale di oltre 300mila posti di lavoro in gioco e 40mila a forte rischio. Secondo alcune fonti del Ministero sembra, infatti, che le vertenze attive con tavoli frequenti sono oltre un centinaio mentre un’ altra metà riguarda “vertenze che invece hanno una dimensione un po’ meno pressante”.
A livello settoriale i più colpiti restano i trasporti, il tessile e le telecomunicazioni, anche se il settore auto sembra non essere indenne alla forte crisi che ci ha colpito soprattutto dopo la “sparizione” degli incentivi. Per migliorare la situazione si dovrà lavorare verso una maggiore accessibilità al credito e sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
Basterà questo?