Creare una pensione alternativa

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Quella dei nostri anni è un’economia difficile e che forse lo sarà sempre di più per via della scomparsa dei diritti e delle tutele che hanno segnato le conquiste sindacali delle precedenti generazioni. Ai giorni nostri non solo è scomparso il diritto al lavoro, ma anche quello di avere una pensione dignitosa per vivere serenamente la propria vecchiaia.

Molte persone, fiutando l’impossibilità di avere la pensione da anziani, stanno cercando delle soluzioni alternative, tanto da coniare il termine di “pensione alternativa” che non è simile alla “pensione integrativa”, perché non va ad aggiungersi o ad integrare quella base, ma la sostituisce completamente.

Può accadere, infatti, che anche dopo aver pagato i dovuti contributi obbligatori, nuove leggi e nuove crisi finanziarie costringano chi ci governa ad allungare ulteriormente l’età pensionabile o a cambiare radicalmente le regole di accesso alla pensione. Lo sappiamo: ci stiamo addentrando nel campo delle ipotesi più pessimistiche e più avveniristiche che si possano mai pensare o immaginare, ma mettiamo il caso che tutto quello appena detto, si avveri? Cosa si potrebbe fare per ottenere comunque la pensione?

Coloro che vivono in case di proprietà possono provare a venderle con l’usufrutto, a cui corrisponde, da parte del compratore, il pagamento di una rendita mensile perpetua, cioè fino alla morte del venditore.

L’usufrutto è un diritto reale di godimento di un bene, definito minore, in cui il venditore mantiene il possesso dell’immobile, mentre il compratore acquisisce solo la nuda proprietà, cioè la titolarità dell’immobile, ma senza poterlo effettivamente possedere.

Il pieno possesso dell’immobile per il compratore si avrà alla morte del precedente proprietario venditore, chiamato usufruttuario. Questa operazione può consentire davvero di creare una rendita alternativa alla pensione per poter vivere degnamente in vecchiaia.

La vendita di immobili con usufrutto e pagamento del prezzo sotto forma di rendita va fatta però solo a favore di persone che non hanno immediatamente bisogno dell’immobile al momento dell’acquisto. E’ il caso di compratori agiati con figli piccoli. Questi ultimi, infatti, potranno disporre del bene solo quando saranno diventati adulti.

Fonte immagine: iocomprocasa.com

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