Costi sociali del precariato

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Gli articoli ed i post sul tema del lavoro precario ormai non si contano,  per cui eviteremo di soffermarci sul suo significato, che sarà ormai strandonna_incintaoto a tutti coloro che il precariato lo vivono o lo vedono.

Una cosa , è invece, spesso trascurata nei dibattiti: il costo sociale del precariato. Si parla di diritti negati, dell’impossibilità di comprare casa, mettere su famiglia e fare dei figli, ma dei costi, intesi in termini economici, che il precariato comporta, si parla meno.

Il precariato può essere vissuto come un vero e proprio dramma esistenziale che porta a conseguenze disastrose a livello fisico ed emotivo.

Abbiamo cercato di fare i conti in tasca ad una giovane precaria che per noi si farà chiamare Tiziana.

La giovane donna racconta di aver vissuto quasi sempre nell’inferno dei lavori precari e quando si avvicinava la scadenza del contratto, l’ansia di perdere il posto di lavoro,  lo stress di dover rincorrere ogni volta un lavoro diverso ( e sempre precario) le procuravano dei gravissimi fastidi a livello organico ed a livello psicologico.

Nel 2009 – racconta Tiziana–  dopo 10 anni di precariato – ho iniziato ad accusare fortissimi dolori addominali accompagnati da inappetenza. Ho eseguito una serie di esami urgenti a pagamento perché non potevo aspettare delle liste d’attesa troppo lunghe per sapere cosa fosse successo al mio stomaco…”.

Gli esiti degli esami (ecografie, coloncospie e simili) non hanno rivelato nulla di fisico, il problema era solo un forte accumulo di ansia e stress.

Per tutte queste analisi Tiziana ha speso in un solo anno circa 500 euro.

I medici le hanno però consigliato di ricorrere ad un  supporto psicologico. Supporto che Tiziana ha ricevuto a pagamento, per avere degli orari più consoni  e conciliabili con i suoi lavori precari.

Dopo 4 mesi di consulenza psicologica, la giovane donna ha speso altri 500 euro, ma ha interrotto, perché non più in grado di sopportare tali costi.

Per i disturbi “psicosomatici” Tiziana compra in farmacia medicinali di automedicazione utili per placare i dolori di stomaco,  il mal di testa,  l’insonnia, spendendo ogni mese, un bel po’ di euro.

Ecco i costi sociali, o meglio, sanitari del precariato. Più di 1500 euro l’anno per curare i fastidi procurati dal lavoro precario. Ma non sarebbe meglio evitarlo?

Fonte immagine: http://ascuoladibugie.blogosfere.it/2007/10/sei-precario-lo-stipendio-potrebbe-essere-un-optional-1.html

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