Con il termine investimenti alternativi si intendono delle soluzioni di impiego del capitale o del risparmio non legate a titoli o valori finanziari.
Il termine potrebbe generare degli equivoci perché si riferisce anche ad una tipologia di investimenti finanziari definita “alternativa”. Si tratta degli hedge funds, ovvero fondi di investimento altamente diversificati per profilo di rischio e di rendimento.
Nell’accezione del comune risparmiatore, però, per investimenti alternativi si intendono tutte quelle scelte di impiego del risparmio effettuate su beni diversi da quelli meramente finanziari, ovvero opere d’arte, monete da collezione, mobili ed oggetti antichi, beni di lusso, fumetti ed altri oggetti da collezionare.
In questi casi di parla anche di investimenti in “beni rifugio” perchè il loro valore non risente delle oscillazioni dei mercati finanziari.
La caratteristica degli investimenti alternativi, infatti, è quella del grado di rischio pari a zero, ovvero puntare all’acquisto ed alla rivendita di questi beni, genera quasi sempre un guadagno.
Si tratta di investimenti a medio e lungo termine perché l’incremento di valore dell’oggetto cresce con il passare degli anni. Più lungo è il tempo trascorso dall’acquisto e più elevato sarà il rendimento.
Altra peculiarità dell’investimento in beni alternativi è l’assenza di intermediari bancari a cui affidare i propri risparmi per sottoscrivere quote di titoli finanziari.
Con gli oggetti tipici dell’investimento alternativo i risparmi si usano per comprare l’oggetto stesso, magari collezionarlo e poi rivenderlo con un valore più alto del prezzo di acquisto.
Quindi, l’investimento coinciderà con la fase dell’acquisto e la vendita sarà il disinvestimento che genererà un ritorno in denaro ed un guadagno ( rendimento) per l’investitore. Per investire su questi oggetti, spesso, non è nemmeno necessario acquistarli, perché alcuni di questi si possono possedere casualmente, per via di doni ricevuti o di successioni ereditarie.
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