Il Roc o Registro Operatori della Comunicazione è un elenco dove si iscrivono tutti gli editori di contenuti ( audiovisivi, cartacei, telematici).
E’ tenuto dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La sua istituzione si è avuta con la legge 249/1997 a cui sono seguite diverse delibere dell’Agcom che modificano la procedura di iscrizione ed ampliano il bacino dei soggetti obbligati ad iscriversi, tra cui anche le concessionarie di pubblicità.
Dalla sua istituzione, il Roc è stato oggetto di accesi dibattiti tra gli operatori dell’editoria perché si credeva fosse in contrasto con l’iscrizione delle testate di informazione nei tribunali e che desse origine alla doppia iscrizione ( Registro della Stampa nei tribunali e Registro degli Operatori della Comunicazione).
In realtà non si tratta di nessun contrasto o doppia iscrizione. Quella al tribunale riguarda la testata ed ha valore di autorizzazione alla pubblicazione, quella al Roc riguarda gli editori, non le testate giornalistiche che essi pubblicano.
La finalità del Roc è quella di garantire la trasparenza del mercato delle comunicazioni ed evitare la concentrazione editoriale nelle mani di pochi soggetti.
Riepilogando: al Tribunale va iscritta la testata giornalistica, al Roc l’editore.
Con le recenti delibere sono anche stati istituiti i Comitati Regionali per le Comunicazioni.
Per cui, se un editore deve iscriversi al Roc e nella sua regione è presente il Comitato Regionale, l’istanza di iscrizione va inoltrata al Comitato.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito dell’Agcom.
Fonte immagine: tgadvisers.com