Contributi per l’imprenditoria giovanile, ecco come fare richiesta

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Se siete dei giovani con idee imprenditoriali dovete sapere che ci sono dei finanziamenti per voi, ma ci sono anche specifiche leggi che regolamentano la richiesta degli stessi.

Il tutto è regolamentato dalla Legge 95/95 che prevede appunto i finanziamenti per l’imprenditoria giovanile, ma potete anche rifarvi alla Legge 236/93 per ricevere contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato, per tutti coloro che vogliono creare imprese di servizi.

Per ottenere il finanziamento bisogna per prima cosa rivolgersi all’Invitalia l’agenzia che per conto del Governo opera nello stimolare la competitività del paese  e nel sostenere i settori strategici per lo sviluppo, in particolare è incentrata nel favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo e valorizzare le potenzialità dei territori.

Oltre a Invitalia ci si può rivolgere a Giovane impresa – portale per l’imprenditoria giovanile che, finanziato attraverso il Fondo delle Politiche Giovanili, ha l’obiettivo di diffondere, consolidare e sviluppare la cultura d’impresa tra i giovani, presupposto indispensabile per incentivare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e creare nuove opportunità di lavoro.

Le leggi da conoscere e consultare per chi si vuole avvicinare al mondo dell’imprenditoria sono le seguenti:

  • La Legge 95/95 che prevede finanziamenti per i giovani che desiderano avviare un’attività in proprio. Attenzione però che, in quanto aiuto di Stato, non è cumulabile ad altre agevolazioni analoghe, ma a volte è possibile il cumulo di agevolazioni esclusiva mene di tipo fiscale;
  • La Legge 263/93 (successivamente integrata dalla Legge 144/99) che offre contributi a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati per i giovani che avviano imprese di servizi;
  • Il DL n. 185 del 21 aprile 2000 sugli “Incentivi all’auto-imprenditorialità e all’auto-impiego” (in attuazione del dell’art. 45, comma 1 della Legge 144/99);
  • Il DL n. 29 del 28 maggio 2001 sul “Regolamento recanti criteri e modalità di concessione degli incentivi a favore dell’auto-impiego”.

I destinatari di queste agevolazioni sono giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che costituiscono nuove società nelle seguenti tipologie:

  • S.n.c. (società a nome collettivo);
  • S.a.s. (società in accomandita semplice);
  • S.r.l. (società a responsabilità limitata);
  • S.p.a. (società per azioni)
  • S.a.p.a. (società in accomandita per azioni)
  • S.s. (società semplice)
  • Cooperative e piccole cooperative.

Sono escluse le imprese individuali, le società di fatto, le s.r.l. con un unico socio.

Il bando per le richieste di agevolazioni è sempre attivo, le agevolazioni sono contributi a fondo perduto e i finanziamenti hanno tassi agevolati con un piano quinquennale e rate trimestrali.

Lo Stato non concede somme superiori al 50% del capitale necesario, e per l’auto imprenditorialità, comunque, non può superare i 2,5 milioni di euro.

Ogni regione ha una diversa copertura finanziaria: nelle regioni del Sud Italia è possibile avere finanziamenti fino al 90% del capitale (di cui il 45% a fondo perduto). Nelle regioni del Centro Nord invece si stimano coperture fino all’80% (di cui il 35% a fondo perduto) se si richiedono per investimenti nel settore agricolo, mentre scendono al 60-70% (di cui il 15% a fondo perduto) per tutti gli altri settori.

 

Per quanto riguarda l’auto-impiego, le iniziative in cui si suddivide sono tre e con diversi tetti massimi di agevolazione:

  • lavoro autonomo (ditta individuale – investimento massimo di 25.823€ noto come “prestito d’onore”);
  • micro-impresa (società di persone – investimento massimo di 129.114€);
  • franchising (ditta individuale e società di persone – questa tipologia è la più frequente e con Invitalia si può scegliere un franchisor accreditato con il quale intraprendere l’esperienza).

Un’altra cosa importante da tenere presente per la richiesta di un’agevolazione è che il progetto per il quale lo si chiede sia svolto per un periodo minimo di 5 anni a partire dall’effettivo inizio dell’attività mantenendo la sede amministrativa, legale e operativa nel territorio in cui è stata fondata.

Per valutare il vostro Business Plan potete fare affidamento al portale Giovane impresa, perchè viste le numerose richieste di finanziamento, solo i piani che hanno un’effettiva fatibilità e un buon piano vengono presi in considerazione epr l’agevolazione.

 

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