Contributi autoimprenditorialità giovanile

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Mutui a tasso agevolato e contributi a fondo perduto che in alcuni casi possono coprire anche il 90% di un investimento di impresa. Questi, alcuni aspetti delle agevolazioni statali per l’autoimprenditorialità giovanile  erogate da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

I contributi per l’autoimprenditorialità sono disciplinati  al Titolo I del D.Lgs 185/2000, lo stesso decreto che, al Titolo II, istituisce anche le agevolazioni per l’autoimpiego. I contributi per l’autoimprenditorialità riguardano tre tipologie di imprese: produzione di beni e fornitura di servizi alle imprese, altre tipologie di forniture di servizi e le cooperative sociali.

Le agevolazioni riguardano sia la costituzione delle nuove società che l’ampliamento di quelle esistenti. Nel caso di imprese per la produzione di servizi nel settore agricolo, industriale e artigianale, l’ammontare delle agevolazioni ammonta a 2.582.000 euro. Le agevolazioni sono composte da un mutuo a tasso agevolato e da un contributo a fondo perduto  a copertura delle spese per l’investimento, da un  contributo a fondo perduto per le spese di gestione e da un contributo a fondo perduto a copertura delle spese per la formazione o l’assistenza tecnica.

Per accedere alle agevolazioni, le nuove imprese o quelle esistenti devono  avere: la forma di società, la  sede nei territori agevolati, cioè in determinate aree geografiche individuate dalla Commissione Europea nella Carta degli aiuti di Stato e la maggioranza dei soci dell’impresa deve essere composta da giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti d nei territori agevolati. Il contributo per ogni società è di circa 400 mila euro.

 

Fonte immagine: Edilportale.com

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