Confondere l’hobby con il lavoro

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hobbyNon sempre è possibile trovare un’occupazione rispondente alle proprie passioni o attitudini. Ma fin qui non c’è  nulla di male.

Si può lavorare per necessità e poi dedicarsi, per hobby, a quello che veramente ci piace.

Il male sta, invece, nella preoccupante crescita di annunci di lavoro( specie per le nuove professoni del web) che cercano persone appassionate di quel determinato lavoro e disposte a … lavorare(?)… gratis…

Insomma il grande guaio del mercato del lavoro italiano è che sono proprio gli autori degli annunci che confondono l’hobby con il lavoro.

Che si tratti di privati, “sedicenti”, aspiranti imprenditori o perditempo, il ritornello non cambia.

Annunci del tipo: “Cercasi persone volenterose ed appassionate per ambizioso progetto eccetera eccetera… per cui non si prevede una retribuzione, ma solo la condivisione di una passione…” spopolano in Rete.

Questi annunci andrebbero messi nelle sezioni hobby e passatempo dei siti omonimi, ed, invece, eccoli, sempre apparire in bella mostra nella sezione degli annunci  e delle offerte di lavoro.

L’unica alternativa per farli sparire è  segnalare il fatto agli amministratori dei siti che permettono la pubblicazione di annunci economici.

L’affollamento di questi portali, spesso, non consente di controllare preventivamente l’attendibilità degli annunci pubblicati,  filtraggio che va affidato, a posteriori, al singolo utente.

Intanto, per fare un po’ si chiarezza, diciamo che per lavoro si intende un’attività  o una prestazione professionale  a cui corrisponde un corrispettivo economico, cioè  una retribuzione.

Per hobby si intende un passatempo che appassiona, da svolgere senza vincoli di orario e senza ricevere in cambio corrispettivi in denaro.

Vista l’elevata  presenza di annunci di lavoro per prestazioni gratuite,  più che il dubbio di una confusione tra il concetto dell’hobby ed il lavoro,  ci viene in mente la goffa e malcelata volontà di reclutare manodopera a costo zero, segnale preoccupante di un mercato del lavoro ormai alla deriva.

Fonte immagine: hoekstraroofing.com

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