Come pagare meno tasse?

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Come pagare meno tasse? Questa l’amletica domanda che da anni attanaglia i contribuenti italiani. Già, come riuscire a non essere massacrati e risucchiati dal vortice fiscale? La risposta iniziale è solo una: non evadendo o lavorando in nero, ma dichiarando regolarmente i propri redditi.

La legislazione fiscale italiana prevede, infatti, che, in caso di pagamenti superiori al dovuto, si possano ottenere dei rimborsi o semplicemente delle compensazioni con altre tasse. Il guaio semmai è che la percentuale di tasse che colpisce i guadagni del contribuente è troppo alta.

Le tasse si possono ridurre per quanto riguarda l’Iva e l’Irpef, mentre non è possibile farlo per i contributi Inps, da pagare obbligatoriamente anche con redditi minimi. Si paga meno Iva quando gli acquisti dell’impresa superano le vendite.

In tal caso bisogna portare tutte le fatture di acquisto dal commercialista per detrarle dall’Iva sulle vendite. Se la differenza sarà negativa, si avrà probabilmente diritto a un rimborso o a una compensazione. Stesso meccanismo anche per l’ imposta sui redditi. Questa, se pagata in eccesso, può essere rimborsata o compensata con altre tasse permettendo anche di non pagare la tanto odiata IMU.

Alcuni contribuenti, che hanno presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi e che vantavano dei crediti Irpef, li hanno compensati con l’IMU, che, come sapete, va calcolata sia sulla base dell’immobile che sulla base della dichiarazione dei redditi.

Il vantaggio non è da poco, visto che questa tassa sta impattando negativamente sui già magri bilanci delle famiglie. Per pagare meno tasse il consiglio è dunque quello di rivolgersi a un buon consulente fiscale( Caf o commercialista) che sappia calcolare correttamente tutte le compensazioni tra le varie tasse a cui i contribuenti hanno diritto.

Fonte immagine: Trend-online.com

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