Come indicizzare un sito in inglese

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Torniamo a parlare di indicizzazione di siti anche in questo nuovo post, ma stavolta ci concentriamo sull’avvio di un nuovo sito in inglese. Molti webmaster, per diversificare ed aumentare il livello delle visite, creano dei siti multilingue privilegiando l’inglese, che vista la sua popolarità mondiale, consente di accrescere sensibilmente le visite di un portale.

Per ottenere visite da un sito in inglese però occorre che lo stesso sia ben indicizzato e posizionato sulle prime pagine dei risultati. I criteri per indicizzare un sito in inglese sono sostanzialmente simili a quelli dei siti in altre lingue e si riferiscono alla creazione di siti originali e di qualità e con nicchie di mercato poco concorrenziali.

Scalare i vertici delle ricerche con un sito in inglese è un’impresa molto ardua, perché il mercato dei siti web in questa lingua è abbondantemente saturo e ben nutrito. Per provare a posizionare un sito in inglese nelle prime pagine del risultati dei motori di ricerca, bisogna munirsi di tanta pazienza, iniziando anzitutto a pubblicare contenuti unici, originali, di qualità ed interessanti.

Meglio non commettere l’errore di tradurre automaticamente contenuti dall’ italiano, perché la scarsa qualità degli scritti tradotti farebbe rischiare una mancata indicizzazione delle vostre pagine in inglese.

Gli articoli vanno scritti personalmente, se si ha una buona conoscenza della lingua, o affidati a web writer in grado di produrre contenuti in inglese. Il sito va ottimizzato con uso dei metatag, file robot.txt, creazione della sitemap, inserimento dei tag e delle parole chiave.

Tutto questo lavoro, però, potrebbe non bastare perché , nel campo della concorrenza dei siti web, sorge spontanea una domanda: “ Perché i motori di ricerca americani o inglesi dovrebbero indicizzare il vostro sito quando hanno già a disposizione tanti altri siti gestiti da madrelingua?”.

In passato, alcuni webmaster italiani sono riusciti a piazzare siti web in inglese, ma ci sono riusciti in passato, quando la guerra dei siti e delle strategie Seo era meno aggressiva rispetto ad oggi e quando Google Panda non aveva ancora iniziato a mietere vittime tra i contenuti online in inglese.

Se il vostro sito in inglese, anche dopo alcuni mesi, non dovesse essere presente nei risultati delle ricerche d’oltreoceano, non scoraggiatevi: esistono altri metodi alternativi per farlo conoscere, come, ad esempio, conquistare diversi backlink da parte di altri siti in inglese della stessa nicchia. I backlink si ottengono citando nei post gli url di altri siti a cui comunicare questi stessi post; commentando nei forum in inglese e lasciando l’indirizzo del proprio sito; oppure facendo girare i contenuti del sito all’interno dei principali social network.

Come si suol dire: se Maometto non va alla montagna è la montagna a dover andare da Maometto e dunque: se i motori non “vedono” il vostro sito in inglese, siate coraggiosi e mostrateglielo in tutte le salse perché, alla fine, chi la dura la vince!

Fonte immagine: Bestinweb.it

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