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Come diventare regista in Italia? Ecco 5 consigli utili per fare carriera

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Fonte: Flickr

Il ruolo di regista è una professione che da sempre affascina una gran moltitudine di persone. Identificati come i principali artefici della settima arte, i registi possono operare in svariati campi, dal cinema al teatro, dalla TV agli spot pubblicitari.

Le tantissime sfaccettature del mestiere contribuiscono ad innalzare la magia di questa professione, e così sempre più persone ogni giorno si adoperano per intraprenderla. Ma, nello specifico, come si diventa un regista in Italia? Ecco 5 preziosi consigli a riguardo. Fatene tesoro!

Come diventare regista in Italia?

Non esiste un percorso univoco per diventare regista, né quindi una guida definitiva che possa spiegare tutti i passaggi da eseguire step by step. Vi sono però parecchi trucchi e consigli validi per catapultarsi con successo in questo mondo.

Nel corso dell’articolo abbiamo così raccolto i 5 migliori consigli da seguire se si vuole diventare un grande regista, cinematografico o non. Passiamoli dunque in rassegna.

1. “Il mestiere si impara con gli occhi”

“Il mestiere si impara con gli occhi”, un detto antico quanto valido. Ovviamente gli occhi non bastano certo a diventare un buon regista, eppure all’inizio l’osservazione critica dei prodotti cinematografici è la miglior cosa da fare.

Nell’approccio a questo mondo cercate di vedere, analizzandoli nel dettaglio, quanti più film possibili. Non è tanto importante la trama dei prodotti in questo ‘studio’, quanto l’analisi di qualsiasi piccola effettuata nella loro realizzazione.

Anche la scoperta degli errori nelle pellicole, quasi sempre presenti seppur difficilmente percettibili alle prime visioni, può dimostrarsi molto salutare alla propria formazione professionale. Bisogna insomma far tesoro di tutto ciò che viene ripreso dalla camera, per potersi costruire così un proprio bagaglio di informazioni specialistiche.

2. Fai esperienza

Il consiglio aureo quando si parla di lavoro, “fare esperienza”. L’importante è darsi da fare il prima possibile, seppur con i pochi mezzi che si hanno a disposizione inizialmente. Il trucco è quindi quello di iniziare a girare, scrivere soggetti, provare luci ed inquadrature.

Puoi ad esempio provare a scrivere un soggetto, un abbozzo di trama e girare i tuoi primi progetti in maniera amatoriale. Ovviamente gli attori potrebbero non essere di alto livello, l’importante è però sporcarsi le mani e sperimentare le varie tecniche apprese nel proprio periodo di “formazione”.

Altrettanto importante sarà poi provare a diffondere il proprio girato, sondando così l’opinione di amici, familiari e conoscenti in merito. Fortunatamente, ai tempi dei social network, tale operazione non dovrebbe risultare così difficile.

3. Frequenta una scuola di cinema

Per diventare un regista, frequentare una scuola di cinema non è un passaggio obbligatorio. Studiare in un’accademia del settore è però caldamente consigliato per molteplici motivi. In primis, la sua frequentazione incentiva lo studente ad esercitarsi costantemente, dovendo affrontare sempre prove diverse.

In secondo luogo, cosa non di poco conto, durante la formazione è molto più facile trovare contatti nel mondo del lavoro, poiché spesso le accademie sono convenzionate con aziende operanti nel settore ed hanno quindi i “giusti agganci”. In questo modo così, ci si può iniziare a creare una propria “rete” personale.

4. Fatti notare (soprattutto con i cortometraggi)

Hai studiato, hai fatto esperienza, hai creato una tua rete personale di contatti. Ora è il momento di ultimare il tuo portfolio di lavori e di farti notare. Inutile concentrarsi già sui lungometraggi. Quasi tutti i registi hanno iniziato con i cortometraggi, indispensabili per avviare una carriera in quest’ambito.

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66esimo Festival del Cinema di Venezia. Fonte: Wikimedia Commons

C’è bisogno però che qualcuno inizi a notare le tue creazioni. Fortunatamente al giorno d’oggi esistono numerosissimi contest e festival dedicati appositamente alle pellicole di basso minutaggio. Questi eventi rappresentano la perfetta rampa di lancio per i registi emergenti, fanne tesoro!

5. Trovati un agente ed un sindacato

L’ultimo consiglio, giunti ormai alla fine del percorso da fare per diventare un bravo regista, riguarda più la parte tecnica e burocratica. Farsi strada in questo mondo non è per niente facile, così come non è per niente facile trovare nuovi progetti a cui lavorare. Ecco dunque che c’è bisogno della mano di un esperto in materia.

Il regista deve infatti occuparsi della parte tecnica dei suoi lavori, per le questioni burocratiche e per le operazioni di marketing vi sono le figure degli agenti e dei sindacati. L’agente, così come in tutti gli altri lavori, si occupa di curare l’immagine del regista. Egli candida il proprio cliente ai progetti a lui più funzionali, lavora sulle relazioni con le varie agenzie ed ha il compito di riferire al proprio assistito tutte le opportunità di lavoro.

Per quanto riguarda il sindacato invece, esso ha l’obiettivo di rappresentare e tutelare i diritti dei lavoratori. L’iscrizione ad esso dunque è sempre consigliata, talvolta anche per ragioni economiche. Ad esempio, in America la Directors Guild of America (DGA) assicura ai propri iscritti un salario per i primi mesi di carriera.

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