Come diventare investigatore privato in Italia? Tutto ciò che c’è da sapere

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Fonte: Agenzia Investigativa Roma

Quello dell’investigatore privato è un ruolo molto ambito e che da tempo affascina molto le persone in cerca della propria strada lavorativa. Da sempre infatti la figura del detective è oggetto di opere letterarie e cinematografiche, entrando così a far parte dell’immaginario collettivo della vita di tutti i giorni.

La strada da seguire comunque non è facile. Essere un investigatore privato richiede molte caratteristiche, da quelle fisiche a quelle tecniche. Le competenze spaziano dai più disparati settori e la conoscenza posseduta deve essere quindi a 360°. Ma, dunque, come si diventa investigatore privato in Italia? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Come diventare investigatore privato in Italia

I requisiti

Innanzitutto, bisogna partire dalla formazione. Per esercitare la professione di investigatore privato è obbligatorio, nella maggior parte dei casi, avere una laurea. Non esiste un unico settore valido, quantomeno in principio. Le lauree valide per questo ruolo sono quelle ottenute in giurisprudenza, economia o scienze dell’investigazione. In alternativa può essere conseguito un apposito master in criminologia.

Dopo questo primo step formativo, altrettanto necessario è lo svolgimento di un praticantato della durata di tre anni, a cui deve seguire la frequentazione di corsi di aggiornamento ai sensi del D.M. 269/10.

A seconda della formazione e dei requisiti posseduti, la legge italiana distingue quattro figure lavorative: investigatore privato titolare di istituto, investigatore autorizzato dipendente, informatore commerciale titolare di istituto e informatore autorizzato dipendente. Ecco in sintesi alcune caratteristiche per i vari ruoli di investigatore privato.

  • Investigatore privato dipendente: questo ruolo è l’unico che non richiede il possesso di laurea. Il requisito base di formazione è il possesso di un diploma di scuola media superiore. Ovviamente, oltre a quest’ultimo, è sempre richiesto l’aver svolto il triennio di praticantato presso un investigatore privato titolare di istituto e l’aver partecipato ai corsi di perfezionamento.
  • Investigatore privato titolare di istituto: per diventare un investigatore privato titolare di istituto, il candidato deve avere un titolo di laurea tra quelli indicati in precedenza. Ovviamente, anche in questo caso, sono obbligatori il triennio di praticantato e la partecipazione ai corsi di perfezionamento ed aggiornamento specializzati nel settore.
  • Proprietario di un’agenzia investigativa in Italia: chi osa e pensa in grande, potrebbe anche ambire, perché no, ad aprire una propria agenzia investigativa. Per tale operazione è necessaria una licenza di Pubblica Sicurezza. Bisogna inoltre iscriversi alla Camera di Commercio.
  • Investigatore privato senza diventare titolare di licenza: chi invece non ha intenzione di seguire l’iter per conseguire la classica licenza deve limitarsi allo svolgimento di incarichi investigativi elementari, con la qualifica di collaboratore professionale.

Sbocchi professionali

Appurati i requisiti necessari per diventare un investigatore privato, analizzandone anche le varie diramazioni, passiamo in rassegna i principali sbocchi professionali nel settore dell’investigazione privata. Ecco alcuni ambiti:

  • Indagini e informazioni commerciali;
  • Ambito privato;
  • Investigazioni industriali.

Ovviamente la possibilità di raggiungere una determinata posizione in uno specifico ambito è dettata dall’esperienza maturata nel settore. Così come in tutti gli altri lavori infatti, il consiglio è sempre quello di buttarsi nel mondo lavorativo quanto prima.

In questo modo, lo sbocco professionale apparirà in maniera naturale come conseguenza del percorso lavorativo portato avanti. Prima di tutto quindi ci vogliono impegno e dedizione, uniti ad un’affinata intraprendenza ed ad un forte spirito di mettersi in gioco.