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Com’è Corretto Firmare: Nome e Cognome oppure Cognome e Nome?

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Nome e Cognome

Ci viene mai il dubbio quando firmiamo o quando compiliamo dei moduli (ove non specificato) se si deve prima mettere il nome o il cognome?

Se i dubbi vi vengono allora dovete leggere questo.

L’Accademia della Crusca, uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana, non ha dubbi si deve sempre mettere prima il nome e poi il cognome, questo in base ad una sorta di “galateo linguistico” e anche alle leggi italiane, infatti si legge negli articoli 42,45, 55, 73, 75, 77, 96, 126, 140, 181 dell’Ordinamento dello Stato civile che quando si stabiliscono disposizioni concernenti le notizie personali, bisogna specificare con cura prima il nome e poi il cognome.

Ci sono anche ragioni storiche per firmare con il nome e cognome e non viceversa, infatti il cognome nacque con l’esigenza di identificare o meglio specificare l’identità di una persona; in epoche antiche il cognome era di solito lo specificare la professione o l’essere figlio di qualcuno, a volte veniva aggiunto anche per identificare una determinata caratteristica fisica o di provenienza, vedasi per esempio Leonardo Da Vinci.

Per lo stesso motivo per cui  la specificazione si pospone al sostantivo a cui si riferisce anche il cognome (che altro non è che una specificazione) va posposta al nome.

L’abitudine di firmare prima col cognome che col nome può derivare dal fatto che dopo la seconda guerra mondiale si usava scrivere prima il cognome per distinguersi meglio in base ad un casato o classe sociale, tanto che nelle scuole il nome era così secondario che i compagni di classe finivano per chiamarsi per cognome anziché per nome.

Quindi quando si firma con nome e cognome si proclama anche la propria individualità e non si fa leva sul concetto psicologico di appartenenza ad una determinata cerchia.

E’ molto importante scrivere prima il nome e poi in cognome in quei casi dove il cognome può confondersi con il nome ad esempio Andrea Pietro, rispettando le regole si capisce subito che Andrea è il nome proprio e Pietro è il cognome.

Di solito si usa sovvertire questa regola quando si tratta di inserire dei nomi in un elenco come quello telefonico ad esempio, oppure quando si scrive la bibliografia di un libro, in generale quando si ha un raggruppamento di più persone e queste vanno inserite in un ordine specifico si può anteporre il cognome al nome.

In altri paesi le regole sono differenti in alcuni addirittura non esistono i cognomi ma solo patronimici o matronimici, quindi vale il detto “Paese che vai usanza che trovi“, ma in Italia ragioni storico-culturali danno la regola che la firma dev’essere sempre nell’ordine Nome e poi Cognome.

 

 

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