Come avviare un’attività con finanziamenti a fondo perduto

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In tempi di crisi e di scarsità di lavoro, l’avvio di un’attività autonoma può rappresentare davvero la soluzione per uscire da una fase di stallo e dalla disoccupazione senza speranza. Ma se non si hanno fondi o capitali disponibili, come riuscire ad avviare concretamente un’attività? Non certo rivolgendosi alle banche che solitamente danno a chi già ha, mentre chiudono le porte in faccia a coloro che possiedono poco o nulla.

Per questa categoria di aspiranti imprenditori esistono però i contributi a fondo perduto, erogati dallo Stato, dalle Regioni o dai comuni. Si parla di contributi a fondo perduto perché una volta concessi non dovranno più essere restituiti. Gran parte dei contributi a fondo perduto erogati dalle istituzioni nazionali provengono dall’Ue. Si tratta dei cosiddetti “Fondi strutturali europei” che finanziano la nascita di nuove imprese in quasi tutti i settori.

Questi fondi sono spesso a gestione indiretta, cioè vengono erogati agli enti locali che a loro volta dovranno assegnarli ai richiedenti tramite dei bandi pubblici. Per avviare un’attività con i contributi europei a fondo perduto è quindi opportuno consultare spesso il sito web della propria Regione, dove vengono pubblicati in bandi per i contributi in scadenza.

Per ulteriori informazioni su altre forme di contributi a fondo perduto si può consultare anche la Camera di Commercio della propria provincia di residenza. In Italia, l’ente nazionale che eroga contributi a fondo perduto si chiama Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti Spa.

L’Agenzia eroga contributi per l’autoimprenditorialità, il lavoro autonomo, la microimpresa, ma anche per attività in franchising. Le agevolazioni a fondo perduto possono arrivare a coprire anche più della metà della spesa per l’investimento. Per conoscere nel dettaglio i requisiti di ammissione a questi contributi, basta collegarsi al sito www.invitalia.it.

Fonte immagine: Ilquotidiano.it

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