Come avviare una startup e dove trovare i finanziamenti

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Secondo il Decreto Crescita varato dal Governo Monti,  la startup è una società  costituita da non più di due anni, che non ha ancora distribuito utili e che ha un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. A parte tutto questo, in termini gergali e pratici,  la start up è anche una piccola e media impresa che viene costituita partendo dal semplice talento dei suoi creatori.

Ma in tempi di crisi e senza grandi disponibilità finanziarie, è ancora possibile costituire nuove imprese o nuove start up? In teoria è possibile, a patto di trovare il giusto canale di finanziamento.

Con il Decreto Crescita è stato anche istituito un fondo per le start up, ma sembra che lo stesso, secondo un articolo riportato dalla versione online del quotidiano La Stampa, non sia ancora operativo e che siano necessari degli appositi decreti di attuazione.

Nel frattempo, gli istituti bancari, forse per ritrovare un po’ di lustro e di apprezzamento da parte degli aspiranti imprenditori, stanno promuovendo dei finanziamenti studiati proprio per le startup. Questi finanziamenti hanno un importo non superiore ai 100 mila euro e vengono erogati a startup iscritte alla Camera di Commercio da non più di 21 mesi e titolari di una garanzia del Consorzio Fidi pari al 60% dei prestiti accordati.

I finanziamenti bancari per le startup hanno una durata di sette anni e vengono concessi a nuove imprese che hanno apportato almeno il 30% di mezzi propri.

Nella creazione di una startup bisogna, dunque, essenzialmente, affiancarsi a un consorzio fidi che possa garantire la banca da eventuali rischi di insolvenza dell’azienda.

Per le startup innovative esistono anche finanziamenti agevolati erogati dalle Regioni e dall’Agenzia Sviluppo Italia. Le startup innovative possono anche trovare dei fornitori di capitale, i cosiddetti business angel, che apportano delle quote per sostenere il patrimonio aziendale. I business angel sono degli investitori che sottoscrivono il capitale delle nuove imprese diventandone soci.

Questa alternativa è certamente meno onerosa rispetto ai prestiti bancari, perché la restituzione del capitale sottoscritto avverrà solo tramite la distribuzione degli utili.

Maggiori informazioni e consigli utili su come avviare un’attività con finanziamenti a fondo perduto le trovate qui https://www.worky.biz/21332/come-avviare-unattivita-con-finanziamenti-a-fondo-perduto.html

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