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Come aprire un McDonald’s in Italia: franchising, costo e guadagno

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Fonte: Flickr

Tutti hanno sentito o avuto a che fare almeno una volta nella vita con il McDonald’s. Inutile quindi dilungarsi troppo su cosa sia questa nota catena di fast food statunitense. Basti pensare che fino al 2018 essa era top leader nel settore. Fondata nel lontano 15 aprile 1955, al giorno d’oggi l’azienda fattura 21,08 miliardi di dollari.

Ovviamente i McDonald’s sono radicati anche in tutta Italia, diffondendosi sempre più. Le domande per molti sorgono dunque spontanee: ma come fare per aprire un McDonald’s in franchising? Quali sono i costi? E quali i guadagni? Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito.

Aprire un McDonald’s in franchising

Ma quindi, cosa bisogna fare per aprire un McDonald’s in franchising? Quali requisiti possedere? A fornire le linee guida e a fare chiarezza sulle modalità ci pensa la stessa catena di fast food americana nella sezione apposita consultabile a questo indirizzo.

In particolare, chi è interessato all’apertura di un McDonald’s, deve possedere i seguenti requisiti:

  • capacità finanziaria personale di almeno 250.000 €;
  • età compresa fra i 32-49 anni;
  • disponibilità a trasferire la propria residenza nelle regioni dove abbiamo necessità di nuovi franchisee.

Inoltre il candidato ideale deve avere le seguenti caratteristiche:

  • integrità personale elevata;
  • spiccate capacità di gestione del personale e di comunicazione;
  • ottimo acume finanziario;
  • forti doti di Leadership;
  • la personalità per essere un eccellente ambasciatore del marchio;
  • un approccio orientato al cliente.

Quanto costa aprire un McDonald’s in franchising?

Ed ora, veniamo alla nota dolente: l’investimento iniziale. La cifra da investire, sempre secondo quanto riportato espressamente dalla McDonald’s, si aggira in media sugli 800.000€ (IVA esclusa) per il ristorante e sui 45.000€ (IVA esclusa) per l’initial fee.

Fortunatamente, il candidato non deve necessariamente possedere l’intera cifra al momento dell’investimento. Il requisito minimo infatti è il possesso di almeno il 25% dell’investimento totale (quindi circa 200.000€).

Infine, ad attività avviata, l’affiliato deve corrispondere a McDonald’s delle percentuali sul fatturato del ristorante:

  • affitto mensile (Rent), in percentuale sulle vendite nette;
  • royalties: 5% delle vendite nette;
  • pubblicità nazionale: 4% delle vendite nette, da versare al Consorzio costituito da tutti i franchisee di McDonald’s.

Guadagni

In questo caso, risulta impossibile fare una stima dei guadagni provenienti dalla gestione di un McDonald’s in franchising. Il colosso americano comunque assicura che il ritorno sull’investimento (ROI) verrà stimato sin dai primi colloqui, durante i quali inoltre saranno forniti tutti i dettagli riguardo alla redditività dell’attività.

Candidatura e selezione

Una volta soddisfatti i requisiti richiesti, il candidato può sottoporsi ad una serie di colloqui con la dirigenza McDonald’s. Solitamente si tratta di 4 incontri, compresa una prova pratica in un fast food. In caso di esito positivo della selezione, inizia la fase di formazione della durata massima di circa 12 mesi.

Nel corso della formazione, quantomeno nella prima fase, il candidato non sarà un dipendente McDonald’s, ma riceverà un rimborso spese. La seconda fase invece si concentrerà soprattutto sulla discussione e l’assegnazione del ristorante, così da poter aprire finalmente il proprio franchisee.

In caso di ulteriori dubbi o per richiesta di chiarimenti e informazioni, è possibile consultare la sezione ufficiale franchising del McDonald’s. Inoltre è possibile contattare l’ufficio informazioni tramite il seguente indirizzo email: franchising.italy@it.mcd.com.

 

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