Colloquio di lavoro: l’importanza delle referenze

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colloquio-di-lavoroIl colloquio di lavoro, è spesso, l’anticamera dell’assunzione. Il più delle volte, però, rischia di trasformarsi nell’anticamera di una pura perdita di tempo, perché magari, il profilo posseduto non corrisponde a quello ricercato o perché semplicemente ci si è presentati in modo sbagliato, impedendo al selezionatore di valutare le nostre effettive capacità.

Esiste un modo, molto semplice, per mettere sotto gli occhi dell’interlocutore le vostre abilità ed il vostro talento: le referenze. Le referenze sono una lettera che contiene i riferimenti dei precedenti datori di lavoro o dei datori di stage e collaborazioni e informazioni sul rapporto di lavoro e sulle abilità dimostrate.

Questi dati vanno debitamente inseriti nella lettera di presentazione o nel Curriculum Vitae,  ma per conferire a queste referenze il giusto peso, non bisogna avere paura di chiedere ai precedenti datori di lavoro o formatori un ennesimo giudizio di merito, circostanziato e descrittivo, per iscritto, da presentare al selezionatore anche in sede di colloquio.

Spesso la referenza indicata nel Cv può bastare a  comprendere la validità del candidato, ma solo nel caso in cui questa sia particolarmente prestigiosa: se la referenza è rappresentata da un’azienda meno conosciuta di quella in cui ci si candida, non sempre potrebbe suscitare l’interesse del reclutatore. Fargli leggere, invece, una bella email con un ottimo giudizio di merito del vostro precedente datore di lavoro, potrebbe, davvero cambiare le sorti del colloquio e trasformarlo da semplice perdita di tempo a reale opportunità professionale.

Fonte immagine: pourfemme.it

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