CGIL: Epifani deciso a guidare il paese fuori dalla crisi

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cgil_8341Guglielmo Epifani parla delle linee guida per uscire dall’ isolamento nell’ intervento che chiude il XVI Congresso del CGIL, tenutosi a Rimini, e dice “Non possiamo restare né subalterni né nell’angolo. Non resta che la riconquista immediata di ciò che l’accordo separato ha provato a negarci”.

E subito riprende i suoi attacchi al governo colpevole di stare a guardare durante questo periodo di forte crisi economica e lavorativa, anzi la usa per attaccare e non rispettare quelli che sono i diritti dei lavoratori. Ma non solo il governo italiano, Epifani attacca anche gli organi europei per essere stati deboli  inerti nell’ affrontare la crisi  ” l’ Unione Europea si è riunita in tutta fretta quando ha capito che stava arrivando una tempesta. Ma perché non hanno fatto prima le cose di cui c’era bisogno?”.

Infine, l’attenzione ricade sulla manovra correttiva di 25 miliardi di euro, di cui vi abbiamo già parlato, in cui si teme ci possano essere ulteriori tagli dei trasferimenti e quindi delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, tagli alle scuole, alla sanità e alla ricerca, per questo il leader del CGIL, ha affermato “ho chiesto a Tremonti di aprire un confronto con noi. Non c’è paese al mondo che prima e durante la crisi taglia le risorse a università e ricerca”, mentre ha chiesto agli altri sindacati di riprendere il dialogo, senza però smettere di accusarli di aver fatto saltare la discussione sul modello contrattuale.

Alla fine della giornata il comitato direttivo ha confermato alla guida Epifani, con 120 voti su 148 del direttivo nazionale, 17 no, 3 schede bianche e 8 astenuti.

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