Quella che raccontiamo è l’esperienza di pensionati al minimo che fanno accreditare la pensione mensile su Libretti postali di Risparmio.
Se le somme accantonate dal pensionato superavano i 10 mila euro, ad inizio anno era possibile ottenere il “Rendimento oro” cioè un tasso di interesse di fascia immediatamente superiore a quello applicato.
Su somme di quasi 12 mila euro i pensionati in questione si sono trovati una liquidazione di interessi pari a circa 76 euro. I poveri anziani si sono chiesti a cosa si riferisse il famoso “Rendimento oro”, si aspettavano, insomma, interessi superiori o almeno pari a 100 euro.
“ E pensare che per conquistare questo famoso “ rendimento oro” mi sono privata del prelievo della tredicesima… che nel periodo delle festività Natalizie mi era necessaria per la gestione delle spese correnti…” esordisce una pensionata protagonista dell’esperienza.
Non c’è bisogno della calcolatrice per capire che se l’1% su 10 mila euro darebbe un interesse di 100 euro, 76 euro su quasi 12 mila sono meno dell’1%, che poteva essere lordo e quindi ci si mettono pure le tasse, ma a perdere è sempre, e comunque, il cittadino, che si rende conto come ormai sia inutile, persino, risparmiare. In Italia il Risparmio non paga e neppure l’omonimo Libretto.
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