Bonus Asilo Nido 2017, Chi Può Richiederlo e Quanto Spetta

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Bonus Asilo Nido 2017

Bonus Asilo Nido 2017

Un nuovo contributo economico a sostegno del reddito delle famiglie con figli piccoli sarà disponibile da settembre 2017.

Il  ‘Decreto 0-6‘ della Buona Scuola prevede infatti che le aziende, pubbliche e private, eroghino un voucher di 150 euro (ma non è specificato se può essere erogato una tantumo per più di un mese) ai propri dipendenti per sostenere il costo della retta mensile dell’asilo per i loro figli.

Il decreto recita nell’articolo 9:

“Le aziende, quale forma del welfare aziendale possono erogare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno figli metà compresa fra i tre mesi e i tre anni un buono denominato ‘Buono nido’ spendibile nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale. Tale buono non prevede oneri fiscali o previdenziali a carico del datore di lavoro né del lavoratore, fino a un valore di 150 euro per singolo buono”.

Inoltre per le famiglie con un particolare disagio economico o sociale rilevato dai servizi territoriali, il ‘Decreto 0-6’ autorizza gli enti locali a prevedere agevolazioni tariffarie negli asili nidi e nelle scuole dell’infanzia sulla base dell’Isee del nucleo familiare nonché l’esenzione totale.

Il bonus asilo nido è esentasse fino ai 150 euro, ogni euro in più sarà tassato, e non contribuisce alla formazione del reddito imponibile, inoltre il decreto prevede che l’azienda “possa” e non “debba” erogare il buono da 150€; sarà quindi a discapito del datore di lavoro la decidere se e quanto pagare di buono nido al proprio dipendente.

La differenza con il bonus nido statale è che quest’ultimo consiste in un assegno annuale di 1.000€, erogato per un massimo di tre anni, disponibile solo per le famiglie che iscrivono i figli all’asilo, nonostante non sia ancora operativo, questo bonus sarà disponibile per tutti senza limite ISEE.

Ed è ancora differente dal voucher baby sitter o asilo nido, che è invece riconosciuto solamente a quelle mamme che rinunciano al congedo parentale per tornare al lavoro, esse avranno diritto a dei voucher di 600€ mensili riconosciuti per un massimo di 6 mesi (3 per le lavoratrici autonome e libere professioniste), da spendere per l’iscrizione al nido o per lo stipendio della baby sitter.

Questi bonus non saranno probabilmente cumulabili fra loro e ancora non si sa se il bonus nido potrà essere elargito a entrambi i genitori, che raggiungerebbero così la quota totale 300 euro.