Bloccare i risultati delle ricerche su Google

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Big G, dopo aver fatto tremare i publisher di tutto il mondo con l’introduzione di Panda, ha lanciato una nuova iniziativa che consente agli utenti di bloccare i siti con contenuti considerati inutili o inopportuni.

Per fruire di questa funzione l’utente deve possedere un account con il noto motore di ricerca, loggarsi e inviare la segnalazione  di blocco allo staff dello stesso motore. Questo sistema introduce una specie di algoritmo umano che permette di eliminare dalle ricerche i siti non graditi agli utenti.

Insomma a decretare il successo o l ‘insuccesso di un sito non saranno più solo gli algoritmi informatici, ma le persone in carne e ossa. L’iniziativa serve a scoraggiare la presenza di siti con contenuti inutili o creati solo per apparire nei risultati delle ricerche e ottenere dei ricavi pubblicitari  dai programmi pay per click.

Questo sistema, già sperimentato con successo in America, dovrebbe porre fine al cosiddetto fenomeno del “content farm”, cioè della produzione abnorme di contenuti poco utili,  finalizzati solo a  creare centinaia di pagine per aumentare le entrate pubblicitarie.

Le funzionalità proposte da Google si apprestano a sconvolgere e cambiare radicalmente la modalità di produzione dei contenuti che fino ad oggi hanno sofferto anche della  necessità di essere prodotti solo per puri scopi di indicizzazione. Cosa accadrà nell’immediato futuro non è facile da sapere,  ma è certo che un domani non vinceranno i siti creati per i robot e i motori di ricerca, ma solo quelli in grado di restare per sempre nel cuore  e nella testa dei visitatori.

 

Fonte immagine: internet.tuttogratis.it

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