Aziende straniere che assumono in Italia, 175 offerte

0
298

La crisi economica spinge tanti giovani a cercare lavoro all’estero. Ma quando trasferirsi è impossibile per diversi motivi, come si può riuscire a lavorare per un’azienda estera? Semplice: cogliendo al volo le opportunità di lavoro delle multinazionali straniere che operano in Italia. Nonostante il nostro Paese sia mal visto dagli investitori d’oltreconfine, molte realtà straniere continuano ad investire nel nostro territorio avviando nuove filiali ed assumendo nuovo personale.

Circa 175 offerte di lavoro provengono da tre importanti realtà economiche operanti in Italia da diversi anni. Si tratta di General Eletrics, Altran e Tiger. La prima società è un’azienda leader nella produzione di energia. Americana, è arrivata in Italia nel 1922. La sede centrale italiana è a Firenze.

Nel 1994 la compagnia ha rilevato anche il Nuovo Pignone di Eni. Assunzioni sono previste casino online australia per la sedi di Firenze, Milano, Bari, Catania e Cosenza. I profili ricercati sono ingegneri meccanici, aerospaziali, laureati in ingegneria gestionale e in scienze economiche e finanziarie, ma anche periti elettrici e meccanici.

Per candidarsi e visualizzare tutte le posizioni aperte in Italia, basta accedere a questo link: http://jobs.gecareers.com/content/locations/. L’url indicato farà apparire una cartina geografica dell’Italia dove, cliccando sulla regione di interesse, verranno visualizzate tutte le offerte di lavoro disponibili.

Altran è invece una società francese specializzata nella consulenza all’innovazione tecnologica. In programma ottanta nuove assunzioni proprio per le sedi italiane della società. Le offerte sono visibili a questo link: www.altran.it/en/careers/jobs.html. Commessi e addetti alle vendite sono ricercati da Tiger Italia, sede nazionale dell’azienda danese che si occupa della vendita di oggetti moda e design a basso prezzo. Le offerte di lavoro sono visualizzabili a questo link: www.tiger-stores.it/lavora_con_noi.html.

Fonte immagine: Nanopress.it

Lascia un commento