Avviare un’impresa all’estero

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logo_assocamereLa preoccupante crisi economica che da un paio d’anni rende la vita  difficile ai lavoratori sta provocando un nuovo modo di ripensare all’approccio con la vita professionale, magari collegandosi all’idea di abbandonare il vecchio lavoro e la vecchia patria per trasferirsi all’estero ed aprire un’impresa sul posto.

Sono molti gli italiani che accarezzano l’idea di dare una svolta definitiva all’incertezza occupazionale che anima le loro esistenze.

Se ieri, però, si emigrava per trovare un lavoro, oggi lo si fa per fondare un’impresa, consapevoli che con la globalizzazione non è facile trovare impiego presso terzi, mentre si crede che fare impresa sia molto più semplice.

Per alcuni aspetti è vero, mentre per altri no. Partiamo dai pro: fare impresa in Italia è troppo oneroso, alta pressione fiscale, basso potere d’acquisto dell’euro e calo dei consumi dovuto alla fase di tracollo economico, rendono difficilissima la sopravvivenza di un’azienda.

All’estero, specie nei paesi in fase di espansione economica, dove il cambio euro/valuta locale è più favorevole ed il costo della vita è più basso si può più facilmente usare una parte dei risparmi per avviare un’impresa o comprarne una già esistente.

In alcuni paesi del mondo si vive discretamente con 1000 euro al mese, ma anche con 600, cosa che in Italia è ormai impossibile a meno che non si decida di rinunciare alla propria dignità.

I contro sono, invece, lo svantaggio della lingua, la scarsa conoscenza dei mercati in cui si vorrebbe operare, la non adeguata percezione dei settori si impresa in cui è più redditizio investire.

Per conoscere tutte queste informazioni esiste un  sito che potrebbe aiutare a capire quale potrebbe essere il paese estero dove è più semplice avviare un’impresa.

Si tratta del portale Assocamerestero, la rete delle Camere di Commercio italiane nel mondo, che presenta un ricco database di informazioni relativo all’economia, ai mercati,  alle leggi ed ai settori di investimento più redditizi nei paesi esteri.

Fonte immagine: italchamind.eu

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