E’ stato firmato questo pomeriggio all’Aran il contratto per l’immissione in ruolo di 67 mila precari della scuola. Dal primo settembre, infatti, tutti i posti disponibili in organico saranno coperti da personale assunto in pianta stabile.
Dopo l’intesa con i sindacati, raggiunta due settimane fa e l’ok definitivo di Consiglio dei Ministri e Corte dei Conti, oggi è finalmente arrivata la firma che permette di dare un lavoro duraturo a migliaia di precari che da anni gravitano nell’universo “scuola”. A questo risultato si è giunti grazie alla concertazione tra sindacati e Governo, che ha visto impegnati Uil, Cisl, Snals e Gilda.
Le assunzioni degli ormai ex-docenti precari saranno predisposte entro il 31 agosto. “Quel che è accaduto in questi giorni – commenta il segretario generale Uil Scuola, Massimo Di Menna – è un esempio positivo di sindacato utile e di relazioni sindacali moderne. Un cambio di passo rivoluzionario rispetto alla tradizione, per più ragioni.
In questi mesi abbiamo convinto il Governo, negoziato in sede contrattuale, in un confronto basato sul merito delle questioni. Soggetti contraenti che determinano un risultato. E il risultato è sotto gli occhi di tutti, ottenuto per via pattizia, con un contratto”. In effetti, la trattativa tra sindacati della scuola e Governo ha dell’eccezionale, visto che è stata portata a termine in appena due settimane, tanto da farla definire un accordo “lampo” che, però, dà un futuro“lungo” a tante persone in cerca di stabilità professionale.
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