Articolo 18, anche la Cisl d’accordo su eventuali modifiche?

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Si è tornato tanto a parlare di Articolo 18 tanto che da un tabù adesso sembra essere diventato oggetto di possibili trattative e di modifiche che possano renderlo più moderno.

Anche se nessuno vuole toccare l’argomento per non creare dissapori nell’opinione pubblica, ecco che dietro le quinte tutti sanno che la riforma del lavoro deve passare da una modifica dell’articolo 18. Anche i sindacati si stanno ammorbidendo in questo senso e senza più opporre muro contro muro pensano ad una possibile modifica e quindi ad una proprosta concreta da presentare al tavolo di lavoro che il Governo intende aprire per dare risposte celeri all’Europa.

Questa volta è la Cisl ad aprire le porte ad una robusta manutenzione e lo stesso leader Bonanni, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, ammette che anche la Cisl e, in particolare, il vicesegretario, Giorgio Santini, ha un paio di proposte utili.

La prima riguarda il ricorso all’ articolo 700 del Codice di procedura civile per le cause in materia di licenziamento per avere, in primo grado, la sentenza entro sei mesi, mentre la seconda mira ad estendere la procedura dei licenziamenti collettivi per motivi economici anche ai licenziamenti individuali. L’azienda potrebbe avere un lavoratore in meno e quest’ultimo ottenere un’indennità dimobilità per due anni.

Sulla possibile eliminazione dell’articolo 18, invece, sono d’accordo solo gli industriali visto che la Cgil e mezzo Pd sono pronti a scendere in piazza.

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