Aprire uno studio di fisioterapia

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Aprire uno studio di fisioterapia rappresenta una delle diverse soluzioni lavorative per i fisioterapisti che non riescono a trovare un lavoro dipendente presso strutture sanitarie preposte.

L’avvio di uno studio fisioterapico è cosa ben diversa dall’avvio di un ambulatorio omonimo. Nel primo caso l’attività andrà svolta in forma individuale o associata, nel secondo, con la presenza di dipendenti, collaboratori e direzione medica.

Per l’apertura di uno studio di fisioterapia è richiesta la presentazione della DIA ( Denuncia Inizio Attività) al Comune o alla Ausl ( dipende dalle singole norme regionali) a cui bisogna allegare copia del diploma di laurea triennale in fisioterapia o titoli equipollenti, il titolo che conferma la disponibilità dei locali( contratto di affitto, comodato o atto di proprietà), la planimetria dei locali e la relazione tecnica di un progettista abilitato che certifichi la conformità degli impianti elettrici i base alle norme di legge e il rispetto delle altre norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

La destinazione d’uso dei locali da adibire all’attività di fisioterapia deve essere A10, cioè specifica per gli studi professionali. Nel caso i locali siano accatastati con destinazione d’uso commerciale è consigliabile chiedere al progettista di cambiare la destinazione d’uso degli stessi.

Per esercitare l’attività è necessaria l’apertura della partita Iva, anche se le prestazioni fisioterapiche sono per legge esenti dall’imposta. Per avviare un ambulatorio di fisioterapia è, invece, necessaria l’autorizzazione della Ausl competente per territorio.

Fonte immagine: casaanzianiriviera.ch

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