Aprire un’autofficina

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La crisi ha ridotto enormemente le possibilità di spesa dei consumatori. Nei prossimi anni solo in pochi potranno permettersi di comprare un’auto nuova, mentre la maggior parte dovrà “accontentarsi” di far sistemate la propria vecchia macchina, dal meccanico.

Questa figura professionale, viste le prospettive di mercato, sarà una delle più richieste nel prossimo e nell’immediato futuro e i giovani che pensano di mettersi in proprio possono pensare anche di avviare un’autofficina.

Con questo termine si intende un’attività in cui si effettua il controllo, la riparazione e la sostituzione dei componenti degli autoveicoli. Per avviare un’autofficina serve, dunque, una profonda conoscenza della meccanica auto che si può acquisire con appositi corsi, anche regionali.

In alternativa si può conseguire anche un diploma o una laurea che riguardi le caratteristiche tecniche e di funzionamento di un’auto. I requisiti professionali sono indispensabili per avviare l’attività , comunicarla al Comune e iscriverla alla Camera di Commercio.

Tra i requisiti professionali rientra anche la pratica svolta presso altre officine meccaniche, pratica che come apprendista o dipendente può sostituire il percorso del diploma scolastico se svolta per un periodo di tempo più o meno lungo ( da uno a tre anni) indicato dalle normative regionali che disciplinano questa attività.

La messa in opera di un’autofficina richiede dei locali idonei che devono essere di almeno 150 metri quadri e un impegno di spesa di almeno 60 mila euro per l’acquisto delle attrezzature di lavoro.

Fonte immagine: torino.olx.it

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