Aprire un’attività senza soldi: cosa fare e consigli utili

0
1157
bonus contro caro bollette
Fonte: Pixabay

Probabilmente l’ostacolo iniziale più grande che tutti gli interessati ad avviare un’attività devono affrontare è l’ingente investimento economico. Spesso infatti le somme da dover versare inizialmente scoraggiano non poco. La fatidica domanda sorge così spontanea: è possibile aprire un’attività senza soldi?

La risposta non è scontata quanto sembra. In effetti, è possibile aprire un’attività quasi senza soldi, utilizzando una piccola somma comunque necessaria. Per raggiungere il proprio scopo vi sono parecchie strade. Andiamo dunque ad analizzare le varie opzioni e qualche prezioso consiglio.

Aprire un’attività senza soldi

Come già accennato, è dunque possibile aprire un’attività senza soldi, seppure sono necessarie molte precauzioni e spesso vi è comunque l’esigenza di una piccola somma economica. Quest’ultima comunque appare irrisoria se confrontata con le somme che solitamente occorrono per avviare un’attività in generale. Ma dunque, quali sono le strade da seguire per chi è interessato ad aprire un’attività senza soldi? Andiamole a vedere nel dettaglio.

Scegliere un Business Low Cost

La prima opzione appare ovvia: chi ha problemi di soldi può scegliere di aprire un’attività puntando su un business low cost. Sono molti infatti gli investimenti che non richiedono un esborso economico così esoso.

Su tutti ad esempio vi sono la realizzazione di e-commerce, l’apertura di blog e siti internet e lavori vari da svolgere online (copywriting, stesura di articoli, consulenza). Tutte queste attività richiedono un piccolo investimento iniziale e, se fatte bene, possono generare guadagni molto elevati. In questo caso il lavoro è da Freelancer.

Franchising

Una valida alternativa è aprire un’attività in franchising. In parole semplici il franchising permette, tramite il pagamento di un canone, di utilizzare prodotti e servizi con nome o marchio di altra azienda.

Spesso così i costi per tale operazione sono molto bassi, e quasi sempre ammortizzati dai ritorni economici nel breve periodo. Affidarsi ad un’azienda già ben avviata e con solide basi può essere una scelta lungimirante ed economica. Ovviamente il lato negativo è che in tal caso non si potrà disporre della piena libertà di gestione dell’attività.

Molto simile al franchising è la pratica del dropshipping. Con tale termine si designa la pratica dell’acquistare materiale all’ingrosso da terzi per poi rivenderlo a prezzo maggiorato e sui vari canali agli utenti finali.

Richiedere un finanziamento

Soprattutto nel caso del franchising, richiedere un finanziamento al fine di aprire un’attività potrebbe essere molto semplice. Se l’idea è ritenuta buona e la persona che richiede soldi affidabile, ricevere la somma di denaro per l’investimento iniziale non è un problema.

Ovviamente questa pista deve essere percorsa prendendo tutte le precauzioni del caso, poiché i soldi ottenuti dovranno essere prima o poi riconsegnati al mittente. Inoltre fondamentale al fine dell’ottenimento del finanziamento è un accurato business plan da sottoporre ai creditori, nel momento in cui si espone la propria idea.

Crowdfunding

I soldi per l’investimento, oltre che dall’eventuale finanziamento, possono anche essere raccolti tramite crowdfunding. Si tratta pur sempre di una sorta di finanziamento dove però i creditori sono semplici persone e non banche o istituti specifici.

L’idea che sta alla base del crowdfunding è la condivisione e l’aiuto reciproco: l’aspirante imprenditore mette online l’idea e gli utenti della rete decidono se finanziarla o no a seconda del proprio interesse in merito.

Ovviamente ai creditori è promesso qualche sorta di beneficio, da riscuotere quando l’attività sarà finalmente aperta. Il “crowdfunding” è comunque una forma di finanziamento molto diffusa in tutto il globo, poco purtroppo invece in Italia, dove stenta a decollare. Provare comunque non costa nulla.

Consigli utili

Il consiglio di base è uno solo, ma sacrosanto. Prima di buttarsi nel mondo dell’imprenditoria bisogna studiare, studiare e studiare. Va studiato attentamente infatti il mercato, il target a cui si intende indirizzare la propria attività, i costi, i benefici e le possibili evoluzioni.

Insomma, il business plan dell’intero progetto deve esser ben definito ed articolato, al fine di non incappare in spiacevoli sorprese. Per avviare un’attività infatti, ancor più importante dei soldi è l’idea.

Quest’ultima non è una semplice illuminazione, bensì deve essere validata attraverso un lungo processo di studio ed analisi. Ovviamente, per raggiungere tale obiettivo è sempre utile farsi seguire da professionisti del settore.