Aprire un wine bar

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Saremo pure in fase di recessione, ma l’italiano a cinque stelle non rinuncia ad un buon piatto e ad un buon bicchiere di vino. Ecco perché le enoteche ed i wine bar sono sempre affollatissimi, e questo, se sei alla ricerca di un lavoro, dovrebbe essere un fattore da tenere in conto.

Per quanto il periodo non sia dei migliori per aprire un’attività in proprio, il wine bar è l’attività che fa eccezione a patto che si seguano alcune regole fondamentali.

Primi passi

Avere l’idea non basta di certo. Infatti questa dovrà essere elaborata e dovrà dar vita ad un necessario Business Plan, all’interno del quale saranno pianificati i costi iniziali. Si dovrà inoltre decidere che tono dare al locale, e dunque trovare la location giusta. Tenete in considerazione gli spazi necessari che saranno notevoli dato che oltre alla sala per il ricevimento dei clienti, vi servirà una cantina ed una cucina. Concorrenza, zone di passaggio, parcheggio saranno tutti elementi che dovrete prendere in considerazione quando cercherete il locale giusto.

La burocrazia

Come prima cosa dovrete aprirvi una partita Iva, iscrivervi al Registro delle Imprese e ottenere le giuste autorizzazioni dalla ASL. Dovrete inoltre ottenere la licenza per somministrare bevande e cibi (R.e.c.) e disporre del libretto di idoneità sanitaria.

Ultimi dettagli

Ricordate che la vostra formazione è tutto, e il cliente si accorgerà subito della vostra professionalità. Continuate a seguire corsi professionali per sommelier e per assaggiatori e puntate tutto sulle migliori etichette e sulle più gustose annate.  E infine non dimenticate l’importanza della pubblicità:

  • aprite un sito web
  • aprite una pagina fb
  • inaugurate buone strategie di marketing
  • organizzate periodicamente eventi coinvolgenti
  • salutate i clienti con una inaugurazione esplosiva.

 

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