Aprire un ristorante in Italia: costo, requisiti e cosa fare

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Fonte: Solo Caserta

Il settore culinario è sicuramente uno dei fiori all’occhiello dell’Italia. La nostra cucina, fortunatamente, è riconosciuta in tutto il mondo come tra le migliori in circolazione. Ovviamente, allo stesso tempo, il popolo italiano è pieno di cuochi, chef, ristoratori e aspiranti tali.

Di conseguenza così, ogni giorno, spuntano sempre più ristoranti di qualsiasi genere, soprattutto portati avanti da giovani imprenditori o da adulti che hanno deciso tardi di voler seguire la propria passione.

Aprire un ristorante in Italia non è però una scelta facile poiché tale operazione richiede un grande investimento di tempo e soldi, oltre che una smisurata passione nei confronti di questo settore. Inoltre è ovviamente indispensabile una forte determinazione, al fine di non abbattersi dinanzi alle prime difficolta. Ma quindi, cosa bisogna fare nel dettaglio per aprire un ristorante? Ecco tutto ciò che c’è da sapere tra costi, requisiti e procedure.

Come aprire un ristorante in Italia

Innanzitutto, la prima fase propedeutica all’apertura vera e propria del ristorante è un’attenta analisi di studio del settore, della concorrenza e soprattutto della propria idea. Partire con un’obiettivo ben chiaro è fondamentale, così da sviluppare per bene la propria idea specifica.

Una volta messo tutto il progetto nero su bianco, a partire dall’idea fino ad arrivare al personale, passando per il business plan ed il menù, è ora possibile passare alle pratiche burocratiche, l’incubo di qualsiasi imprenditore, soprattutto in Italia.

Senza scoraggiarci troppo, ecco una lista dei requisiti burocratici da possedere al fine di aprire un ristorante in Italia.

  • titolo di studio abilitante;
  • requisiti specifici per il locale;
  • Certificato HACCP;
  • SCIA;
  • Iscrizione al Registro Imprese alla Camera di Commercio;
  • Partita Iva;
  • Iscrizione ad INPS ed Inail.

Nella fase burocratica il consiglio è quello di farsi affiancare da specialisti, soprattutto commercialisti. Ovviamente per quanto riguarda il locale in sé, è utile consultare idraulici, elettrici e specialisti di vario tipo per assicurarsi che sia tutto a norma.

A certificare la buona riuscita di tutte le pratiche vi è l’Idoneità Sanitaria, volta a certificare la qualità e la sicurezza del locale adibito a ristorante.

Quanto costa aprire un ristorante

Ed ora passiamo alla fatidica domanda, quanto costa aprire un ristorante in Italia? La risposta è, ovviamente, dipende. Vi sono tantissimi fattori da considerare, come ad esempio le modalità di possesso del locale, gli stipendi del personale e le materie prime.

Proviamo però in linea generale a fare una stima, analizzando i vari costi da affrontare per avviare il proprio business. Innanzitutto vi sono i costi per la costituzione della società. A tal proposito è consigliato costituire una SRL Semplificata per circa 1.00 euro. Inoltre l’iscrizione all’INPS costa circa 3.188 euro.

Per quanto riguarda il locale, molto dipende da cosa si possiede già in partenza e cosa è disponibile per l’acquisto/affitto. Approssimativamente si può comunque affermare che per il totale di arredamento, cucina ed elettrodomestici vari occorrono non meno di 30.000 euro.

A tale cifra vanno aggiunti più o meno 20.000 euro per l’acquisto di tavoli, sedie, bancone bar, stoviglie, pentole, tovaglie e divise per il personale. Ovviamente tali prezzi possono variare molto di caso in caso, a seconda del proprio progetto.

Oltre all’investimento iniziale vanno poi considerati i costi fissi che la gestione di un ristorante richiede, come ad esempio l’acquisto delle materie prime, gli stipendi del personale, i costi di formazione per quest’ultimo e le attività di marketing per promuovere il ristorante.