“Buongiorno popolo cinese. Mi chiamo Miro Bianchi, ho 44 anni, sono un artigiano di Livorno condannato alla disoccupazione da oltre 5 anni e mi rivolgo a voi per un lavoro in Cina o presso le vostre comunità in Italia”.
Questa è l’apertura del video messaggio che un disoccupato di Livorno ha mandato in rete sottotitolato in mandarino da una amica. In cerca ormai
da 5 anni di un lavoro, ha pensato di chiedere aiuto a colore che sembra che non patiscano gli effetti della crisi e che anzi sembra abbiano trovato il modo per espandere le loro attività.
Poi prosegue:
“”Mi rivolgo a voi perché sgobbate e vi fate un c… cosi. So che apprezzate gli artigiani italiani e li studiate, per questo propongo a voi le mie esperienze. Ho lavorato come imbianchino, muratore cartongesso, ma so anche fare bene il giardiniere. Sono autista gruista, magazziniere con patente C. In po’ parole mi adatto a tutto con umiltà. Vi ammiro per le vostre energie e intraprendenza, ma anche perché, mi spiace dirlo, questo Stato, l’Italia, è diventato un Paese di m…””.
Per Miro l’Italia è ormai alla deriva, con la crisi che c’è, le aziende non assumono, e anche per i lavoratori autonomi è difficile sbarcare il lunario, ci si deve inventare e così lui ha pensato bene di chiedere aiuto ai cinesi, chiedendo anche un lavoro umile purché gli consenta di vivere.
Sono 1,3 miliardi i cinesi che non parlano italiano, ma che potrebbero diventare il suo nuovo datore di lavoro, e con questo video spera di arrivare proprio a loro, cercando la diffusione sui social network e sui siti di lavoro.
Di seguito l’appello di Miro Bianchi agli imprenditori cinesi, che secondo gli esperti del settore delle assunzioni, quella del video curriculum sottotitolato in altre lingue si potrebbe tradurre in un ottimo metodo da utilizzare anche nei normali curriculum