Affittare immobili per vacanza

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L’affitto di immobili per vacanza rappresenta, per i possessori di una seconda casa, una forma alternativa di guadagno, specie quando si devono fronteggiare problemi di reddito. Chi, al giorno d’oggi, possiede una seconda casa può ritenersi fortunato, ma, spesso, la messa a reddito di questi immobili genere confusione tra i proprietari.

L’affitto di immobili per vacanza rientra nella disciplina dell’affitto turistico, che può essere esercitato sia in forma privata che in forma imprenditoriale. L’affitto turistico in forma privata, o tra privati, prevede la stipula di un contratto di locazione temporanea che non deve superare i tre mesi consecutivi.

Il contratto va stilato in forma scritta, con indicazione del canone richiesto e del periodo dell’affitto. I contratti di locazione temporanea non rientrano nella normativa dei contratti di locazione classica e non sono sottoposti alle regole dell’adeguamento dei canoni di affitto. Le uniche regole da seguire, nella stipula dei contratti di locazione temporanea, sono gli articoli del Codice Civile che disciplinano gli obblighi e i doveri del proprietario.

Le case da affittare per vacanza devono, inoltre, garantire una serena e comoda vacanza da parte del conduttore e prevedere servizi igienici, biancheria per la casa, camere da letto, cucina e armadi. Nelle case vacanza non devono essere offerti servizi centralizzati altrimenti si rientra nell’attività imprenditoriale di affittacamere.

La normativa dell’affitto turistico tra privati non è, però, univoca ed è soggetta a specifiche leggi regionali, che vanno verificate caso per caso. L’affitto dell’immobile per vacanza, di solito, prevede la locazione per week end o settimanale, con tariffe comprese tra 250 e 700 euro a settimana.

Fonte immagine: maratea.olx.it

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