Accoglienza e lavoro per immigrati: polemiche in Sicilia

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residenceI profughi di Lampedusa che stanno per trovare una sistemazione in una residenza siciliana dedicata ad ospitare i militari Usa di Sigonella, hanno suscitato le reazioni del mondo politico siciliano e degli enti locali. La residenza indicata per l’accoglienza degli immigrati,  è il Residence degli Aranci a Mineo, comune in provincia di Catania ricadente nel comprensorio Calatino Sud Simeto.

Il numero degli immigrati da ospitare nel residence dovrebbe essere di circa 2000, mentre alcuni esponenti politici sostengono che il centro non può sopportare più di 1400 persone.

All’interno del residence gli immigrati dovrebbero trovare accoglienza ed opportunità di lavoro, ma le opinioni del mondo politico locale sono molto discordanti.

Il gruppo FLI del Calatino Sud Simeto ribadisce “la necessità di una politica nazionale sull’immigrazione che sia responsabile perché sostenuta da un patto di solidarietà nazionale che distribuisca equamente questi sfortunati su tutto il territorio nazionale, specialmente in quei contesti ove vi è maggior offerta di lavoro, quindi maggiore possibilità di integrazione”.

L’operazione che si sta compiendo nel Residence degli Aranci di Mineo – afferma il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro (PD) è, purtroppo chiara: ancora una volta si gioca una partita sulla pelle dei siciliani. Maroni, che in quanto ministro della Repubblica dovrebbe tutelare tutti i territori dello Stato, in realtà difende soltanto l’Italia delle quote latte e se ne infischia della Sicilia – e men che meno del Calatino, una plaga di cui avrà forse scoperto l’esistenza soltanto nelle ultime settimane – ritenendola un recinto di pecore in cui richiudere, con gli abitanti dell’Isola, gli immigrati che saranno fatti affluire a Mineo”.

Luca De Caro consigliere comunale e Commissario d’ambito del Calatino del MPA afferma: “Gli immigrati –non sono ancora stati inviati al Residence, e già c’è chi promette posti di lavoro e commesse. Per evitare che il Residence degli Aranci diventi una bomba sociale ed uno dei più grandi “affari”, occorre la massima trasparenza nell’usare i fondi pubblici e la massima competenza per gestire uno dei più grandi Cara d’Europa”.

L’Ing. Fabrizio Rubino della ditta costruttrice del residence,  in un’intervista pubblicata dal portale quimineo.netsons.org,  precisa che “il residence è stato progettato per ospitare duemila persone su un’area di venticinque ettari. Gli edifici sono stati realizzati in muratura armata secondo i più elevati standard di qualità e sicurezza…”.

Fonte immagine: quimineo.netsons.org

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