A km 0: il nuovo segreto dell’imprenditoria di successo

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ristorante km0

Si sa, il settore della ristorazione non conosce crisi, perché gli italiani si priveranno di tutto, ma non di una profumata carbonara, di una fragrante bistecca, di una succulenta pizza in ristorante.

Ma il segreto del settore, la carta vincente che negli ultimi tempi si sta diffondendo a macchia d’olio è il ristorante a km 0.

Insomma ad essere a km 0,  non è esattamente il ristorante, quanto piuttosto i prodotti che vengono proposti e serviti al suo interno, quelli per intenderci che provengono direttamente dalla filiera corta. Le produzioni in quel caso non distano più di 70 km dal luogo nel quale verranno poi consumate. Niente male, se pensiamo che sulla nostra tavola ogni giorno compaiono prodotti provenienti dagli angoli più remoti del pianeta che spesso potremmo produrre senza difficoltà anche a casa nostra.

A rendere tanto interessanti questi ristoranti a km 0 ci pensano principalmente 3 elementi:

–         la qualità dei prodotti;

–         la stagionalità della merce;

–         il legame con gastronomia e tradizione agricola della zona.

Elemento non da meno, che difficilmente potrà essere trascurato è il fatto che questi prodotti, sia per quel che riguarda le tecniche di produzione, sia per quel che concerne le modalità di consumo, salvaguardano l’ambiente. L’inquinamento per il loro trasporto sarà infatti notevolmente limitato, i prodotti arriveranno in tavola freschi, a prezzi più vantaggiosi e spesso provenienti da coltivazioni biologiche. Di meglio non si può davvero sperare.

Ecco perché l’apertura di un ristorante a km 0 potrebbe rivelarsi particolarmente interessante economicamente. Non solo si riscopriranno prodotti tipici, naturali, locali, ma la bontà e qualità della materia prima attirerà i consumatori attenti al proprio benessere e a quello dell’ambiente.

Gli accordi che si possono stabilire con i produttori locali d’altronde si dimostrano  interessanti e spesso anche gli enti pubblici finanziano queste idee innovative e brillanti. Il ristoratore interessato a questo genere di attività potrà ad esempio contattare le associazioni di categoria che aiuteranno nella promozione dell’attività da effettuarsi tramite organizzazione di eventi, creazione di un proprio sito, pubblicità etc.

Detto questo non resta che decidere quale tipologia di ristorante a km 0 aprire. Non ci crederete ma ne esistono di diversi. Si potrà optare per il ristorante classico, per il ristorante pizzeria, per il ristorante fast food, per il ristorante biologico, per il ristorante vegetariano, naturalmente tutti a km 0.

Fra i servizi in aggiunta per stuzzicare il cliente come non tenere in considerazione la creazione di menù per i più piccoli, del servizio da asporto, della possibilità di consegnare a domicilio o prestare servizio di catering o di proporre corsi di cucina? Insomma le possibilità non mancano e per ottenere maggiori informazioni si potrà visitare questo link.

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