Cosa NON scrivere nel Curriculum per fare colpo sulle aziende

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Siete seduti alla scrivania, cercate le parole più adatte a descrivere la vostra vita, quelle parole che oltre al nome, l’età e gli studi, vi daranno la possibilità di fare o meno colpo su un possibile datore di lavoro.

Non è facile, non potete lasciarvi trasportare ma neppure essere troppo stringati. Dovete in poche righe descrivere cosa sapete fare e cosa vi spinge a farlo, cosa volete e cosa vi aspettate… ma in tutto questo ci sono degli errori che potrebbero “uccidere” le vostre possibilità di carriera in un nanosecondo… vediamo quali sono questi errori da NON fare assolutamente quando si scrive il curriculum.

Le informazioni: quelle da inserire sono le classiche come il nome completo e i contatti, che comprendono mail, numero di telefono e indirizzo. Oltre a questo non mettete altro. Se interessate, saranno loro a chiedervi altro. Quindi niente orientamento politico o religioso a meno che non stiate cercando di entrare in un’organizzazione che opera nel sociale.

Esperienze: non includete ogni singola esperienza della vostra vita, non interessa a nessuno delle lezioni private che riuscivate a dare all’università! Limitatevi alle esperienze più recenti o  quelle inerenti alla posizione che volete ottenere.

Foto: Se non espressamente richiesta non allegatela. Di solito se non fate i modelli o gli attori non serve, se non per associare il curriculum al volto del candidato, ma in tal caso vi verrà chiesta in fase di colloquio, e ricordate che non è possibile discriminare in base all’aspetto fisico.

Stipendio: meglio non affrontare questo discorso, figuriamoci metterlo nel curriculum!! Il rischio è quello di sparare grosso ma anche l’opposto, se proprio vi viene richiesto durante il colloquio potete assumere l’aria di chi non sa e proporre una cifra “da — a” senza parlare di una cifra precisa.

Onestà: è alla base di ogni rapporto, quindi evitate di omettere o mascherare periodi bui della vostra carriera, tutti possono sbagliare e tutti possono attraversare dei periodi di inattività, anzi potete approfittarne per spiegare cosa avete imparato da quella esperienza negativa. Bisogna sempre essere onesti anche sulle proprie competenze, potreste trovarvi in situazioni imbarazzanti in un attimo e le conseguenze potrebbero essere disastrose.

Riservatezza: divulgare dati sensibili o dati di progetti altrui potrebbero farvi passare per persone di cui non ci si può fidare, meglio evitare. L’etica professionale in questo periodo è molto valutata dai selezionatori.

Positività: Mai parlare in maniera negativa di voi stessi, il curriculum serve per mostrare il vostro lato migliore, non il peggiore. Quindi cercare sempre di cercare il lato positivo di ogni esperienza e metterlo in evidenza, parlare degli errori va bene, ma descrivendone cosa vi hanno insegnato e cosa non farete più.

Non esagerare: mai sorpassare il confine del mettersi in mostra, i pomposi non piacciono quasi mai, anzi… quindi se cercano una persona in grado di fare determinate cose non denigrare mai dicendo “io lo faccio da sempre e anche meglio” oppure “cose da ragazzini” o ancora “cosa ci vuole è una sciocchezza”… spesso non sono mai così semplici le cose e potreste farci davvero una figuraccia!

Obiettivi: Non è necessario spiegarli nel curriculum a meno che non siate neolaureati o state cambiando lavoro, in questo caso basterà un riassunto per punti dove spiegare cosa vogliamo e perché.

Se seguirete questi punti il vostro curriculum sarà di facile stesura per voi e di facile lettura per il selezionatore, il ché vi metterà sicuramente un passo avanti agli altri!!