300 mila insegnanti: dopo 13 anni tornano i concorsi

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Capita spesso che i nuovi governi guardino al passato per indirizzare il paese, ma mai come in questo caso manovre vintage faranno la felicità degli insegnanti.

Il ministro Profumo è infatti tutto intenzionato a reintrodurre, per assegnare le cattedre ai maestri delle elementari ed ai professori delle medie e delle superiori i cari vecchi bandi pubblici.

Il motivo? Fra i più ovvi: servono professori giovani e serve che i giovani neolaureati trovino un impiego.

I concorsi previsti per il 2012 saranno riservati alle aree letterarie e matematiche e riapriranno le porte al reclutamento dei docenti.

La forma con la quale saranno banditi i concorsi si prevede sarà semplice: tutti i bandi saranno appendice di un maxi concorso al fine del quale saranno reclutati, secondo le stime, 300 mila potenziali candidati.

E’ certo che l’innalzamento dell’età pensionabile creerà non pochi problemi alla manovra che il Ministro Profumo ha in mente, dato che vista la tendenza, è più probabile invece che i posti a disposizione in qualità di insegnate si riducano drammaticamente.

Il ministero ed i funzionari addetti sembrano però sicuri di poter fare un buon lavoro alla fine del quale l’età degli insegnanti media, che ad oggi si aggira a 40 anni per il primo mandato, si dovrebbe abbassare notevolmente. Inoltre i concorsi pubblici serviranno anche a rendere realmente utili i tirocini formativi inaugurati sotto il ministero della Gelmini: sarebbe inutile, e controproducente, conferma Profumo, formare giovani ai quali non si offre un successivo sbocco lavorativo.  E data la situazione senza sbocco delle graduatorie, la soluzione più convincente pare quella dei concorsi. 

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