Diventare madri è sempre stato difficile, sia da un punto di vista organizzativo ed emotivo, sia da un punto di vista economico. Ma oggi la crisi si fa sentire maggiormente e una donna ci pensa sempre più volte prima di intraprendere la via della maternità.
Diventare genitori è una spesa che grava in maniera pesante sulla famiglia e sopratutto quando la mamma lavora. Per questo la Riforma del lavoro della Fornero (Legge n. 92/2012), in via sperimentale dal 2013, concede alla madre lavoratrice delle erogazioni per l’acquisto di servizi per l’infanzia in alternativa al periodo di congedo parentale che segue il congedo di maternità.
Cioè vediamo cosa dice la legge 92/2012:
Allora l’art. 4, comma 24, lett. b) della citata Legge, prevede che per gli undici mesi successivi al congedo di maternità, le madri possano rinunciare al congedo parentale ex art. 32, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 151/2001 e ottenere invece un contributo per l’acquisto di servizi di baby sitting o per affrontare le spese della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.
Questo bonus per le madri lavoratrici può essere richiesto anche da coloro che hanno usufruito di parte del congedo parentale sia da chi lavora part-time.
Il contributo è pari a 300 euro mensili e lo si può ottenere per un massimo di 6 mesi (3 mesi in caso di lavoratrici a progetto). Nel caso si richieda un servizio di baby sitting il bonus viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro, mentre se si utilizza una struttura pubblica o privata, il pagamento avviene direttamente presso la struttura scelta.
Quando si fa richiesta del bonus, per ogni quota mensile richiesta e ottenuta, il congedo parentale diminuisce di un mese sulla quota totale di permesso.
Non sono ammesse alla presentazione della domanda:
- le lavoratrici autonome;
- le madri lavoratrici che, relativamente al figlio per il quale intendono richiedere il beneficio, usufruiscono dei benefici di cui al fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art. 19, c. 3 del decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 convertito dalla legge n. 248 del 4 agosto 2006;
- le madri lavoratrici che, relativamente al figlio per il quale intendono richiedere il beneficio, risultano esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati.
Il contributo per l’acquisto dei servizi per l’infanzia può essere richiesto in alternativa al congedo parentale ex art. 32 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001 “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”.
I benefici saranno riconosciuti nei limiti delle risorse economiche indicate nell’art.4, comma 26, della legge 28 giungo 2012, n.92 e nell’art. 10, comma 1 del decreto ministeriale del 22 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2013 n. 37, attuativo della predetta l. n. 92/2012 e sulla base di una graduatoria nazionale.
L’INPS avvierà dei bandi ai quali potranno partecipare sia le donne lavoratrici che hanno già un figlio sia le donne che hanno una gravidanza in corso che abbia scadenza entro quattro mesi dalla scadenza dei bandi.
Verrà poi stilata la graduatoria e pubblicata entro 15 giorni dal termine del bando, tale graduatoria tiene anche conto dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). La precedenza verrà data alle famiglie con bassi livelli di reddito.
La domanda va presentata all’INPS in modo esclusivo attraverso il canale WEB servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto (www.inps.it) attraverso il seguente percorso: Al servizio del cittadino – Autenticazione con PIN – Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito – Voucher o contributo per l’acquisto dei servizi per l’infanzia. Il PIN con cui viene effettuata l’autenticazione al servizio deve essere di tipo “dispositivo”.
Quindi ai fini della presentazione della domanda, il richiedente dovrà munirsi in tempo utile del PIN “dispositivo”. Chi è già in possesso di un PIN rilasciato dall’INPS, è tenuto preventivamente a verificare la natura e la validità dello stesso.
In caso di difficoltà, il numero verde dell’Istituto è 803164 per le chiamate da rete fissa, e lo 06164164 per chi chiama da cellulare.
Di seguito potete scaricare il bando in formato .pdf –> Bando_per_l’assegnazione_dei_contributi_per_l’acquisto_dei_servizi_per_l’infanzia